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Giovedì, 28 Marzo 2024
Sardegna

Sardegna, i consiglieri regionali si riassegnano lo stipendio tolto dal referendum

Lo scorso 25 maggio si è votato per l'abrogazione dell'indennità per gli eletti in Regione. Venti giorni dopo, un emendamento riporta gli stipendi al 2003, annullando di fatto il taglio deciso dalla cittadinanza

Lo scorso 25 maggio la Sardegna ha votato per l'abrogazione dell'indennità per i consiglieri regionali. Neanche un mese dopo, con un vero e proprio blitz notturno, ecco che quegli stipendi cancellati dal referendum sono riapparsi.

La rassegnazione è avvenuta la notte di mercoledì 13 giugno grazie a un emendamento approvato con 60 voti favorevoli e 3 astenuti.

L'emendamento in questione è stato posto al dl 327/A relativo alla "integrazione alla legge regionale 4 agosto 2011 relativa ai contratti di collaborazione coordinate e continuative". Ergo, ciò che i consiglieri si sono tolti come stipendio se lo sono riassegnato come "collaborazione".

E così i consiglieri regionali della Sardegna riavranno stipendi, diaria e indennità di carica come se il voto non fosse mai avvenuto.Infatti apparentemente i tagli apportati alle singole voci sono compresi tra il 20 e il 30%, ma in pratica i parametri sui quali sono stati calcolati i nuovi 'stipendi' sono quelli in vigore al 31 dicembre 2003, subito dopo che il Parlamento votò un aumento dello stipendio tanto per deputati e senatori che per i consiglieri regionali.

L'indennità di base, quindi, torna ad essere quella di quasi nove anni fa: 9.263 euro.

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