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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Italia

Sardine, anche a destra piace il movimento "anti Salvini": la sfida dei 100mila

L'appuntamento che sancirà il manifesto nazionale (e forse il futuro del movimento) è in programma sabato 14 dicembre a piazza San Giovanni a Roma. Un mese dopo il primo raduno anti Salvini a Bologna, il movimento sta facendo proseliti tra "insospettabili"

Militanti, senza ruoli e senza (probabilmente) un futuro elettorale: le sardine riempiono social e pagine di giornali a colpi di migliaia di persone che scendono nelle piazze che, se nascono tendenzialmente a sinistra, piacciono anche a destra. Lo dicono i sondaggi, ma anche testimonianze raccolte tra chi aveva costruito il centrodestra, prima dell'avvento della "ruspa" di Salvini.

"L'appartenenza politica non esiste più" spiega Filippo Rossi, ex ideologo di quell'alleanza nazionale che Gianfranco Fini portò al Governo. "La volatilità elettorale è altissima - dice Rossi intervistato dal Corriere della Sera - E poi esiste anche una destra liberale, moderata, che rifiuta l'estremismo. Questa destra non ha voce, non è rappresentata politicamente ma nella società civile c'è".

"Le 'sardine' nascono contro Salvini, contro un linguaggio politico violento, fatto di slogan vuoti, di rabbia e di odio verso gli altri".

L'appuntamento che sancirà il manifesto e forse il futuro del movimento è in programma sabato 14 dicembre a piazza San Giovanni a Roma

Sarà passato esattamente un mese da quando quattro ragazzi hanno lanciato il primo raduno anti Salvini mentre il leader della Lega si trovava a Bologna per lanciare la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali.

Il manifesto delle 'sardine': "Cari populisti, la festa è finita"

L'obiettivo dichiarato è quello di portare nella piazza simbolo della sinistra 100mila "sardine" per un flash mob "ittico" di respiro davvero nazionale. "Il consenso si costruisce dalle persone, non dai palazzi e sicuramente non sui social network" si legge sull'appello per portare "civiltà, pacifismo e umanità" anche a Roma. 

La stessa città che nel 2002 vide nascere e poi spegnersi il Movimento dei Girotondi che in molti vollero attribuire al regista Nanni Moretti capace allora di attaccare duramente la dirigenza dell'Ulivo dal palco di piazza Navona. Erano gli anni dell'anti-berlusconismo e delle critiche alla "burocràzia" di sinistra. Sullo stesso solco vennero poi i movimenti arancioni che portarono alla vittoria di Pisapia a Torino e De Magistris a Napoli. Ora è il tempo delle sardine?

Tra le sardine tutto e il contrario di tutto: da Pascale a Raggi

A raccogliere l'invito a scendere in piazza San Giovanni a Roma anche insospettabili, come la compagna di Silvio Berlusconi Francesca Pascale che in una intervista "molto rumorosa" ha spiegato di vedere nel movimento delle sardine il "respiro liberale" che aveva portato alla fondazione di Forza Italia.

Ma c'è un altro esempio di come nella piazza delle sardine ci sia tutto e il contrario di tutto. Dopo aver acceso le luci di Spelacchio, la sindaca di Roma Virginia Raggi non ha escluso la propria presenza a piazza San Giovanni sabato prossimo: "Vedremo, vedremo" ha risposto ai cronisti come riporta da Adnkronos. 

"Me li vedo la Pascale, Saviano e Carola nella stessa piazza, un futuro brillante per il nostro Paese, un bell'assortimento. Ma in democrazia tutto è possibile" ha commentato ironico Matteo Salvini conversando con Lucia Annunziata durante Mezz'ora in più su Rai3.

"Il caso aperto è un altro: il no dei cattolici e dei liberali al sovranismo, al linguaggio divisivo, alla destra estrema" spiega da parte sua Gianfranco Rotondi, presidente Dc e vicepresidente dei deputati di Fi. "È un no più profondo e diffuso di quanto Forza Italia voglia pensare,ed è il motivo vero del nostro sprofondo nei sondaggi". 

Una conferma arriva dall'ultima rilevazione di Demos pubblicata da La Repubblica: le sardine limano consensi anche nel centrodestra. Il movimento spopola tra i giovani, ma addirittura un quarto della popolazione le prenderebbe in considerazione nel caso si presentasse alle urne.

E che il movimento anti sovranista faccia breccia anche "Oltretevere" lo conferma l'endorsement dei Papaboys, il movimento giovanile 'innescato' da Giovanni Paolo II che sabato prossimo sarà con il proprio presidente Daniele Venturi in piazza San Giovanni a Roma..

Sardine, chi sono, da dove vengono, dove vanno

"Non vogliamo creare una forza politica" ha spiegato uno dei fondatori delle Sardine, Mattia Santori già redattore della rivista Energia co-fondata nel 1980 dall'ex presidente del Consiglio Romano Prodi e diretta dall'ex ministro del governo Dini Alberto Clò.

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Santori, nell'intervista rilasciata a La Repubblica, ha ammesso di ambire a un ruolo politico "Farei follie per diventare assessore allo Sport nella mia Regione", quell'Emilia Romagna che andrà al voto a gennaio e che sarà forse il primo campo da gioco elettorale di un movimento che, senza dare una indicazione di voto, ha una chiara avversaria nella candidata leghista Lucia Borgonzoni. 

"Dalle Sardine viene una domanda importante di qualità delle democrazia, di partecipazione, di maggiore libertà" afferma il  leader della Cgil, Maurizio Landini, intervistato da La Repubblica.

"Le sardine coprono un vuoto che si è prodotto nell'offerta politica. Hanno iniziato in Emilia Romagna contro Salvini ma rapidamente sono andate oltre Salvini. Oggi non è un movimento contro ma per: per cambiare questo Paese. Questo interessa anche il sindacato. Sottolineo ad esempio il fatto che più d'uno dei promotori del movimento ha un rapporto di lavoro precario" dice ancora Landini evidenziando che tra la Cgil e le sardine c'è "grande interesse. Certo, molti iscritti alla Cgil sono scesi in piazza. Ma questo è un movimento del tutto spontaneo".

Il sondaggio: quanto "pesano" alle elezioni le sardine

Il movimento nato dalla piazza di Bologna può godere di un larghissimo sostegno tra gli elettori sotto i 34 anni. (54% tra under 24, 39% tra i 25/34enni). Secondo il sondaggio di Demos sono in generale gli elettori di centro-sinistra a dirsi propensi a scegliere il nuovo movimento (un elettore su due), ma la novità fa breccia anche tra gli elettori di Forza Italia (24% disposti a votarli) e l’emorragia di voti potrebbe colpire anche il M5s, visto che un quinto degli elettori grillini si dichiara un potenziale elettore delle Sardine.

Nel dettaglio, se oggi si andasse a votare per le politiche, il Carroccio conquisterebbe il 29,5% delle preferenze contro il 30,2% dell'ottobre scorso. Secondo partito al 18,7% il Pd (due mesi fa al 19,1), terzo il M5S al 18,1%, in netto calo rispetto alle rilevazioni di ottobre, quando si trovava al 20,6%. Fratelli d'Italia arriva a toccare l'11,3% conquistando oltre due punti e mezzo (8,6% nell'ottobre 2019). Seguono Forza Italia (6,5% contro il 6,1% di ottobre), Italia Viva (che passa dal 3,9 al 3,5%).

Come indice di fiducia personale, il premier Giuseppe Conte in calo ma resta primo con il 50%, seguito da Matteo Salvini in ascesa al 48%, a sua volta incalzato da Giorgia Meloni con il 46%.

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