Scandalo Mps, sequestrati altri 6mln: spunta l'accusa di insider trading
Nuove perquisizioni ai danni dei membri del cda della banca. A Roma scoperti altri 6 milioni tra titoli e 'liquidi' nella disponibilità dell'ex capo dell'area finanza Baldassarri
Continuano le indagini della Finanza sullo scandalo Monte Paschi Siena. E continuano a spuntare fuori milioni di euro “da sequestrare”.
La giornata si è aperta con la notizia dei militari del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza impegnati in una serie di perquisizioni a carico dei componenti del Consiglio di amministrazione della banca. Perquisizioni disposte dalla Procura di Siena, titolare dell'inchiesta.
Due le città nel mirino: Torino e Lecce, città di residenza di Michele Briamonti e Lorenzo Gorgoni, entrambi consiglieri che però non risultato nel registro degli indagati.
Il filone d'indagine, però, è nuovo e riguarda un'ipotesi di insider trading. In pratica, secondo la Procura di Siena, i membri del cda avrebbero “mosso” titoli. E proprio in quando membri del cda si sarebbero avvantaggiati rispetto “al mercato”.
E mentre un gruppo di militari della Finanza si adoperava su questo secondo filone, nell'inchiesta per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni di Mps alcuni loro colleghi procedevano al sequestro di somme e titoli finanziari per sei milioni di euro.
La somma – secondo quanto riporta l'Ansa - è risultata nella disponibilità dell'ex capo dell'area finanza di Mps, Gian Luca Baldassarri (arrestato nel corso dell'inchiesta), del suo vice Alessandro Toccafondi, e di altre due persone coinvolte nell'inchiesta, David Ionni e Antonio Pantalena.
Il denaro è stato trovato dopo segnalazioni per operazioni sospette ai fini della prevenzione del riciclaggio. I provvedimenti di sequestro sono stati firmati dai magistrati della procura di Siena, Antonino Nastasi, Giuseppe Grosso e Aldo Natalini.