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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Petrolio, opposizioni all'attacco del governo con la mozione di sfiducia

Il ministro Boschi ribadisce: nessun incontro con la Total. Il M5S tuona contro il governo "amico dei petrolieri" e rilancia la mozione di sfiducia. Anche il centrodestra compatto sta per depositare una mozione di sfiducia contro un esecutivo "fragile" che "risponde ai poteri forti"

Non c'è stato nessun incontro o riunione con rappresentanti della Total anche se "rientra nella normale attività istituzionale incontrare dirigenti di aziende o multinazionali". E' il ministro Maria Elena Boschi a precisarlo con una nota mentre molti giornali ricostruiscono l'incontro tra la titolare del dicastero delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento e i magistrati di Potenza.

Intanto, sul fronte delle opposizioni, si scaldano i motori per la sfiducia al governo. E il primo ad arrivare è il Movimento Cinque Stelle, i cui parlamentari sono sbarcati in forze in Basilica annunciando un "blitz" allo stabilimento Tempa Rossa, per essere poi respinti e rimandati indietro indietro.

"E' stato vietato a una delegazione di parlamentari del M5S l'ingresso all'impianto di Tempa Rossa - spiegano i parlamentari pentastellati - in quello che si rivela agli occhi come una sorta di 'principato' della Total in territorio italiano". Collegati con vari talk show i Cinquestelle tuonano contro il governo e il premier Matteo Renzi "che va a braccetto con i petrolieri e non con i cittadini", annunciano la loro proposta - cioè  "chiudere tutti i pozzi petroliferi" e riconvertirli investendo nelle energie rinnovabili "che porterebbero con un milione di investimenti 17 mila posti di lavoro" - e soprattutto garantiscono che la mozione di sfiducia c'è eccome.

PETROLIO IN BASILICATA - IL NUOVO PROGETTO DELL'ENI

"Chiediamo al presidente Grasso di convocare subito la conferenza dei capigruppo - spiega Nunzia Catalfo, capogruppo M5S in Senato - così da calendarizzare l'esame della mozione in Aula il più presto possibile. Vogliamo che questo governo amico dei petrolieri e nemico della salute dei cittadini e dell'ambiente vada a casa".

Una mozione che, come in altri casi, non vede un fronte unico delle opposizioni. Anzi. Ma i Cinquestelle sono "pronti a valutare ed eventualmente a votare altre mozioni di sfiducia", dice Nicola Morra. Anche il centrodestra è "compatto", come fa sapere il capogruppo di FdI Fabio Rampelli, e "sta per depositare la mozione di sfiducia al governo Renzi, non solo e non tanto perché i suoi ministri a intervalli regolari vengono travolti dagli scandali ma perché è un governo fragile. In quanto tale, risponde ai poteri forti - banchieri o petrolieri che siano - e non agli interessi deboli e diffusi del popolo italiano".

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