"Se questo scandalo viene fuori, altro che barbari sognanti"
Una telefonata tra il tesoriere Francesco Belsito e l'impiegata Nadia Degrada chiarisce i confini dello scandalo: "Se parlo io voi finite in manette o con i forconi appesi alla Lega"
I maroniani premono per le due dimissioni. Castelli e Stiffoni, dopo le prime indiscrezioni sui fondi investiti in Tanzania, non aspettano altro che le sue dimissioni. E' un Francesco Belsito nervoso e innervosito quello che è appena stato convocato da Umberto Bossi a Roma per fare chiarezza sulla sua gestione da tesoriere del partito. E così Belsito si sfoga al telefono con Nadia Dagrada, impiegata amministrativa in casa Lega Nord (e non indagata).
Nella telefonata - si legge nelle carte della Procura di Napoli, Belsito "rievoca tutte le elargizioni fatte ai Bossi e alla vicepresidente del Senato Rosy Mauro". Dall'altra parte, un consiglio che gli inquirenti giudicano chiara prova della colpevolezza non solo di Belsito ma anche "dei Bossi": fare tutte le copie dei documenti "che dimostrano i pagamenti fatti a loro favore" e di nascondere "gli originali in cassetta di sicurezza".
Quindi la chiacchierata si sposta sulla difesa da tenere al cospetto del senatùr: "Gli dici: capo" consiglia Degrada "guarda che è meglio sia ben chiaro: se queste persone mettono mano ai conti del Federale, vedono quelle che sono le spese di tua moglie, dei tuoi figli, e a questo punto salta la Lega".
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, poi, emerge addirittura che Nadia Degrada avrebbe suggerito a Francesco Belsito di "avvertire" Bossi: "Papale papale glielo devi dire: ragazzi, forse non avete capito che se io parlo, voi finite in manette o con i forconi appesi alla Lega". Ed è sempre il quotidiano di via Solferino a palesare i conti: è dalle casse della Lega Nord che sono arrivati "i costi delle tre lauree", "i soldi per il diploma" di Renzo Bossi, "i 670mila euro per il 2011 e Nadia dice che non ha giustificativi, oltre ad altre somme ingenti per gli altri anni", "le autovetture affittate per Riccardo Bossi, tra cui una Porsche", "i costi per pagare i decreti ingiuntivi di Riccardo Bossi", "le fatture pagate per l'avvocato di Riccardo Bossi", "altre spese pagate ai tempi del precedente tesoriere Balocchi", "una casa in affitto pagata a Brescia", "i 300mila euro destinati alla scuola Bosina di Varese" per la moglie di Bossi, Manuela Marrone, "che Belsito non sa come giustificare, presi nel 2011 per far fare loro un mutuo e che lui ha da parte in una cassetta di sicurezza".
Quindi i soldi cash che la Lega ha 'donato' a Renzo 'il trota' Bossi: "l'ultima macchina del Principe, 50mila euro…e certo che c'ho la fattura" spiega Belsito al telefono. Per non parlare dei "ragazzi di Renzo" per i quali sono stati spesi 251mila euro. I "ragazzi" sarebbero gli uomini della scorta di Renzo Bossi.
Soldi a destra e manca - "Sai quanto gli ho dato l'altro giorno alla nera? Quasi 29mila, 29.142 in franchi. Vuoi che ti dica tutti gli altri di prima"? La "nera" altri non è che la vicepresidente del senato Rosy Mauro, Per non parlare di "altre somme che le dà mensilmente". E visto che il sindacato padano Sinpa versava in condizioni di difficoltà, ecco "200mila-300mila euro".
Gli ulimi due consigli di Degrada a Belsito - Il primo consiglio è 'contro' Rosy Mauro alla quale Belsito dovrebbe dire "se apro bocca io, il capo salta e se il capo salta tu sei morta. Perché se lei non c'ha il capo a difenderla, lei domani è in mezzo a una strada e non è detto con le gambe intere". Infine l'ultimo avvertimento a Bossi. "Gli devi dire: noi manteniamo tuo figlio Riccardo, tuo figlio Renzo, tu gli devi dire guarda che tu non versi i soldi, tuo figlio nemmeno, ed è da quando sei stato male. Gli devi dire: capo, io so queste cose e finché io sono qui io non tradirò mai, ma ricordati cosa c'è in ballo, perché se viene fuori lo capisci che cosa può succedere, altro che barbari sognanti".