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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Sicilia, Lombardo conferma: "Mi dimetto il 31 luglio"

Incontro "positivo" tra il presidente della Regione e il premier Monti. Rientra il rischio default ma il governo ha istituito un tavolo tecnico dal quale passerà ogni spesa dell'amministrazione siciliana: "Basta spese pazze"

Raffaele Lombardo si dimetterà il 31 luglio da governatore della Sicilia, e "a Dio piacendo" si andrà al voto il 28 e 29 ottobre.

Lo ha detto lo stesso Lombardo, al termine dell'incontro con il premier Mario Monti, assicurando che l'ipotesi commissariamento e rinvio delle elezioni "non è mai esistita" e che con il premier "abbiamo concordato che nel periodo della campagna elettorale non ci saranno sprechi e spese pazze". 

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L'INCONTRO - Lombardo era accompagnato dal vice presidente della Regione e assessore alla Sanità Massimo Russo e dall'assessore all'Economia Gaetano Armao, insieme al Ragioniere Generale Biagio Bossone. Insieme al presidente del Consiglio hanno partecipato il ministro dell'Economia e delle Finanze Vittorio Grilli, il ministro per gli Affari Regionali Piero Gnudi, il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca e il sottosegretario alla Presidenza Antonio Catricalà. Rientra, quindi, il caso Sicilia con la conferma di Lombardo delle sue prossime elezioni. 

Il comunicato di Palazzo Chigi - " Un piano di rientro finanziario e di riorganizzazione della pubblica amministrazione regionale, che sia vincolante nei tempi e negli obiettivi". E' questo il risultato dell'incontro tra il presidente del Consiglio Mario Monti e il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. Lo puntualizza una nota di Palazzo Chigi.

"L'incontro" continua il comunicato "è stato richiesto dal presidente Lombardo a seguito della lettera del presidente del Consiglio a lui rivolta nella quale si esprimeva viva preoccupazione riguardo alla stabilità finanziaria della Regione Siciliana e l'esigenza improcrastinabile di provvedere a un rigoroso piano di riduzione e contenimento della spesa regionale". 

"Prendendo positivamente atto dell'impegno recentemente avviato dal governo regionale per la riduzione dell'organico del personale regionale, dei dirigenti e delle società partecipate, nonché dei primi risultati raggiunti nell'ambito del piano di rientro dal disavanzo sanitario, il presidente del Consiglio - continua il comunicato - ha tuttavia posto l'accento sulla necessità che, parallelamente, parta un processo di confronto serrato, a livello tecnico, per un'analisi di dettaglio di tutte le componenti di spesa del bilancio regionale". 

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