Silvio pensa a una successione 'in famiglia': Marina Berlusconi
Il Cavaliere, ormai stanco di Alfano e di "gente di partito" ha pronta in casa l'arma. O meglio, "il dinosauro dal cilindro". Togliere la fiducia a Monti e far scendere in campo sua figlia, presidente di Fininvest e della casa editrice Mondadori.
Marina non è una 'figlia qualunque'. Tanto per cominciare, Marina non è Piersilvio. Marina non ama i salotti televisivi. Marina gestisce le televisioni ma ama la scrivania. Marina gestisce i libri ma ama l'imprenditoria. Marina è una leader come il padre.
Marina è … Marina Berlusconi. E sarebbe lei, nei voleri di papà Silvio, quel "dinosauro dal cilindro" con il quale far saltare il banco elettorale e, soprattutto, mettere in un cantuccio i tanti 'Alfano' che si stanno agitando nel Pdl.
Berlusconi non ha delfini. Per lasciare il suo scettro nelle mani di qualcuno, Silvio ha bisogno di qualcuno di cui fidarsi ciecamente. Ma, soprattutto, di qualcuno che abbia a cuore non solo le sorti del Pdl, ma di tutto il pacchetto. Semplicemente: le sorti della 'famiglia'.
E chi meglio di sua figlia Marina, messa da papà alla guida della holding di famiglia, potrebbe continuare nel grande sogno berlusconiano?
E così Silvio, mentre gli uomini - i colonnelli - del Pdl annaspano tra primarie, l'obiettivo del Grande Centro montezemoliano e il rischio di scissioni, lui ha un solo obiettivo: evitare che Angelino Alfano sfasci tutto nel ruolo per lui non adatto di leader per riaverlo come suo fedele braccio destro.
E allora ecco la strategia: andare al voto anticipato in rottura con il governo Monti. Quindi, far saltare qualsiasi tentativo di manovra verso il centro dei suoi uomini - che concretamente dovranno votare la sfiducia a Monti - e riprendere in mano le redini del gioco.
E il nome di Marina Berlusconi, in questa situazione, è più di un semplice rumors. E' un obiettivo. Una sorpresa. Una magia. Sarebbe "un dinosauro dal cilindro".
