Sindaci in piazza contro i tagli di Monti
Oltre 400 sindaci in mobilitazione a Milano contro i tagli agli enti locali contenuti nella legge di stabilità: "Servizi a rischio, si cambi o ci dimettiamo tutti"
MILANO - "Siamo pronti a dimetterci tutti". Patto di stabilità, Imu e tagli agli enti locali: con i Comuni a rischio default e le difficoltà concrete nell'amministrare con la coperta corta dei fondi statali, i sindaci non ci stanno e contestano il governo Monti scendendo in piazza per le strade di Milano.
"Liberiamo i Comuni dal patto di stupidità, scriviamo un nuovo patto per la crescita": a tenere lo striscione, camminando fianco a fianco, ci sono i sindaci di centrodestra e di centrosinistra. Presenti Giuliano Pisapia (Milano), Gianni Alemanno (Roma), Piero Fassino (Torino), Giorgio Orsoni (Venezia), Federico Pizzarotti (Parma) e tanti altri.
E proprio mentre arriva il primo sì alla fiducia per la legge di stabilità alla Camera, i sindaci insorgono e annunciano le dimissioni di massa se il provvedimento non cambierà.
La delegazione dell'Anci (l'associazione dei Comuni italiani) ha incontrato il ministro dei Rapporti con il Parlamento Piero Giarda, in un faccia a faccia alla Prefettura di Milano, e poi i segretari di partito Alfano, Bersani e Maroni. "Se non arriveranno subito delle risposte si troveranno un pezzo di Repubblica che non riesce a svolgere le sue funzioni", hanno dichiarato i sindaci. "Se la legge di Stabilità uscirà così com'è dal Senato - ha ribadito il presidente dell'Anci Graziano Delrio - daremo dimissioni di massa. Il governo ha preso nota".
L'IRA DEI SINDACI - Durissima la presa di posizione del "padrone di casa" Giuliano Pisapia: "C'è stata scarsa attenzione da parte del governo - ha spiegato - e ora chiediamo che si cambi un patto di stabilità assurdo che strangola gli enti locali e che l'Imu venga restituita ai comuni. Monti non ha mai promesso niente, ma si era aperto un dialogo e mi viene da dire se non ora quando". "Qui ci sono sindaci di tutti gli schieramenti politici che protestano di fronte all'impossibilità oggettiva di fare il sindaco - gli fa eco Alemanno - I cittadini devono sapere che sono a rischio i servizi e la sopravvivenza stessa dei comuni". Sulle barricate anche il sindaco di Torino Piero Fassino: "Non è la prima manifestazione che facciamo e continueremo a fare manifestazioni" finché il governo non deciderà di ridimensionare i tagli aai comuni, rivedere le regole sul patto di stabilità e rimodulare l'Imu".