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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sondaggi boom per la Lega: la marcia di Salvini affonda tutti gli altri partiti

L'istituito SWG che quota l'alleanza di governo tra M5s e Lega del 60% dei consensi: non era forse mai successo nella seconda repubblica che una maggioranza avesse un consenso così ampio. Eppure tra Di Maio e Salvini un solo leader può sorridere davvero

Il Governo del cambiamento fa bene al Movimento 5 stelle, e ancor più alla Lega. Lo dicono i sondaggi ad oltre un mese dal giuramento del nuovo esecutivo giallo-verde (o giallo-blu che dir si voglia). Un solo decreto emanato nei primi 30 giorni, ma una sequela di annunci che assicurano una sorta di luna di miele tra il governo e gli italiani, almeno secondo la rilevazione dell'istituito SWG che quota la maggioranza di governo del 60% dei consensi (il 4 marzo, sommando i consensi presi alle urne dai due partiti, M5s e Lega erano al 50,1%, Ndr). Non era forse mai successo nella seconda repubblica che una maggioranza avesse un consenso così ampio tra gli Italiani

Eppure la crescita dal giorno delle elezioni è solo della Lega che attinge da un bacino di consenso che corrisponde a quello di un centrodestra che aveva raggiunto il 37% e che risponde bene al predominio leghista nel governo Conte. Mentre, come fa notare il portale specializzato Termometro Politico, il Movimento 5 Stelle è alle prese con la disaffezione di chi proveniva da una cultura di sinistra. 

Nell’opposizione il PD è di fatto stabile, ai minimi nella propria storia, mentre la cannibalizzazione della Lega ai danni dell'elettorato di Forza Italia appare sempre più evidente.

Sondaggi elettorali SWG, Forza Italia crolla al 7,7%

La Lega si conferma primo partito, con un aumento del 0,7%, e si porta al 30,5%.

Cresce il margine del partito di Salvini sul Movimento 5 Stelle, che aumenta solo del 0,3% attestandosi al 29%

All’opposizione il PD resta inchiodato al 17,8%, stessa percentuale dell’ultima rilevazione.

Giù di mezzo punto invece Forza Italia, al 7,7%, quasi la metà rispetto al 14% del 4 marzo. Stabile Fratelli d’Italia, al 4,3%

Tra i partiti minori si registra il calo di 4 decimi di Liberi Uguali che con il 2,3% è ormai lontano dalla soglia di sbarramento e si fa raggiungere da +Europa, anch’essa al 2 per cento ma in crescita del 0,2%. Potere al Popolo è al 1,9%.

Inoltre un sondaggio condotto da Quorum e Youtrend per Sky Tg24 ha analizzato cosa pensano, oggi, gli italiani dell’Euro. Come emerge dalle risposte date dal campione degli intervistati, c’è ancora una solida maggioranza di cittadini che non vuole uscire dalla moneta unica.

Euro, un italiano su quattro vorrebbe uscire dalla moneta unica

Alla domanda: “Vorrebbe uscire dall’euro?”, risponde no il 74,1 per cento del campione. Favorevole all’uscita il 22,5 per cento, indeciso il 3,4 per cento.

Qualche italiano in più sarebbe comunque favorevole a tenere un referendum sulla permanenza del paese nella moneta unica. Dice sì a un referendum sull’Euro il 34,4 per cento, contrario invece il 65,6 per cento.

Per quanto riguarda gli elettori dei singoli partiti, emerge come tra i sostenitori del Movimento Cinque Stelle il 28,1 per cento vorrebbe uscire dall’Euro. Poco più alto il dato all’interno dell’elettorato della Lega: 32,8 per cento.

Favorevole all’uscita dalla moneta unica un elettore su quattro di Forza Italia. Percentuale bassissima di euroscettici nel Pd, solo il 5 per cento.

Dal sondaggio emerge anche come tra i disoccupati la percentuale di favorevoli all’uscita all’euro sia più alta che tra i laureati: 33,8 contro 14,8 per cento.

Per il 74 per cento degli intervistati la responsabilità per la situazione economica in Italia è del nostro paese, mentre il 26 individua come colpevole la Germania.

Quorum ha poi chiesto se sia giusto che lo spread influenzi le politiche economiche dell’Italia: no per il 72 per cento, sì per il 28.

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