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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Italia

Elezioni regionali, il centrodestra alle prese con il "nodo Carfagna"

A Forza Italia spetterebbe il nome del candidato governatore per Calabria e Campania ma nel vertice tra Berlusconi, Salvini e Meloni la scelta è stata posticipata. Il retroscena

Le elezioni regionali e la scelta dei candidati governatori scalda il centrodestra e ancora più, Forza Italia: al partito azzurro spetterebbe il nome per la Calabria e la Campania ma nel vertice di Arcore con gli alleati la scelta è stata posticipata.

In Campania il partito di Berlusconi è infatti in forte fermento: per la scelta del candidato governatore in vista delle prossime regionali che si terranno nel 2020. I parlamentari azzurri sono infatti divisi sul nome di Stefano Caldoro, esponente del nuovo partito socialista confluito nel 1994 nel Polo delle Libertà, che in Campania sconfisse l'attuale governatore Vincenzo De Luca nel 2010. La proposta Caldoro venne lanciata da Silvio Berlusconi ormai un mese fa alla guida della Regione, ma un nuovo sondaggio potrebbe cambiare gli orientamenti. È infatti il nome di Mara Carfagna quello più votato e sarebbe capace di raccogliere quasi il 50% dei consensi.

Il sondaggio condotto da IndexResearch per Federazione Popolare su un campione di 1000 maggiorenni residenti in Campania vedrebbe infatti largamente in testa la ex ministra per le pari opportunità in una sfida con il governatore uscente.

  • Mara Carfagna: 49
  • Vincenzo De Luca: 35

Il nome di Caldoro scalda un po' meno il cuore dei partenopei, ma si profilerebbe ad ogni modo una larga maggioranza per il candidato del centrodestra.

  • Stefano Caldoro: 47
  • Vincenzo De Luca: 36

Regionali Campania, il 'no' di Mara Carfagna

Sulla scelta pesa l'indisponibilità a candidarsi manifestata da Mara Carfagna, ma tra gli azzurri c'è chi esprime delle perplessità, pur considerando Caldoro una persona capace e competente, perché vorrebbe un nome nuovo, possibilmente un 'civico' a un politico, condiviso da tutti e in grado di sparigliare le carte.

Elezioni regionali, gli ultimi sondaggi

Un gruppo di parlamentari campani con l'ex Guardasigilli Clemente Mastella avrebbe avuto un incontro con Mara Carfagna, manifestato alla vicepresidente della Camera i loro dubbi su Caldoro, ponendo una questione di metodo (il candidato va scelto coinvolgendo tutti gli azzurri) e di sostanza. In particolare, riferiscono, avrebbero chiesto a Carfagna di rappresentare le loro istanze a Berlusconi e di informare il coordinatore regionale De Siano, che presto potrebbe convocare tutti i deputati e senatori campani di Fi per fare il punto della situazione.

Elezioni regionali, il sondaggio per le urne in Campania

berlusconi dudu-3

Tuttavia il battibecco interno a Forza Italia non dovrebbe pregiudicare la corsa. Nella regione gli azzurri possono contare un sostegno maggiore che nel resto del paese. Secondo il sondaggio di IndexResearch infatti i campani voterebbero così se si dovesse andare oggi al voto:

  • Lega: 17
  • PD: 16
  • M5S: 15
  • FI: 14
  • FdL: 11
  • Campania Libera: 5
  • Lista De Luca Presidente: 5
  • IV: 3
  • Verdi: 2
  • Cambiamo/UDC: 2
  • Altri CDX: 2
  • Altri CSX: 3
  • Altri: 5

Elezioni, dove e quando si vota nel 2020

Intanto Mara Carfagna è stata protagonista di un duro battibecco con il deputato della Lega Claudio Borghi, un confronto "andato in onda" ovviamente sui social.

Oggetto del contendere, tutto via Twitter, l'euro.

Ad innescare quella che è una sorta di maratona polemica tra i due è stato un messaggio della deputata di Forza Italia, di ieri: "L'uscita dall'euro sarebbe una sciagura e gli italiani lo sanno. Le forze politiche del centrodestra hanno il dovere di rassicurare gli italiani una volta per tutte: vogliamo riformare l'UE, non tornare a una moneta debole che svaluterebbe stipendi e conti correnti".

"Tranquilla Mara, finché non lo vorrà almeno il 51% degli italiani ci terremo la tua amata moneta, tuttavia non confondere la rivalutazione del tuo stipendio perché sei diventata parlamentare con ciò che è successo agli Italiani. A loro l'Euro ha fatto un altro effetto", risponde l'esponente della Lega.

Passa la nottata, la Carfagna riprende la discussione sempre via Twitter: "Caro Borghi, da quando sono parlamentare ho studiato tanto e, anche con l'aiuto di veri esperti, ho compreso la causa del ''male italiano'': la produttività, non l'euro. Servono riforme per promuovere formazione, innovazione, infrastrutture, competitività. Non certo la svalutazione...".
La Carfagna prosegue, in un altro messaggio: "Perché non chiedi alle imprese italiane, magari del Nordest, cosa ne pensano della tua idea di uscire dall'euro? E alle famiglie che hanno contratto un mutuo?".

A stretto giro arriva la replica di Borghi: "Ah ho capito, qui c'è un problema di mancanza di studio. Vedi Mara, possiamo prendere qualsiasi posizione politica ma lo dobbiamo fare partendo dalle motivazioni corrette. La rata del mutuo è semplicemente una sciocchezza. I mutui stipulati prima dell'Euro sono rimasti in lire?".

A tono, risponde la Carfagna: "No, qui c'è un problema di mancanza di serietà e di buon senso. Ma anche su quello si può lavorare. D'altronde Salvini è stato costretto a smentirti dopo un secondo".

La chiusura, almeno per il momento, è dell'esponente della Lega: "Difficile smentire cose che non ho detto comunque ricorda che la rata del mutuo diventa insormontabile per chi viene licenziato perché la fabbrica chiude. Stammi bene!".

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