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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Renzi di nuovo segretario non scalda il Pd: i sondaggi mandano nel caos l'area libdem

Quanto vale il Partito di Matteo Renzi? Gli ultimi sondaggi politici sulle primarie del Partito Democratico svelano l'orientamento di un "centrosinistra in cerca d'autore". Zingaretti, che resta il principale candidato, arriverebbe al Congresso senza maggioranza

Quanti voti sposta ancora Matteo Renzi? Secondo gli ultimi sondaggi almeno tra gli elettori del Pd l'incantesimo si è spezzato: secondo gli esperti che hanno chiesto agli elettori dem chi voterebbero in una corsa a tre con in campo Matteo Renzi contro Nicola Zingaretti e Maurizio Martina, l'ex segretario si troverebbe ad inseguire con un distacco a due cifre.

Secondo il sondaggio sulle primarie del Partito democratico effettuato dall'Istituto Noto e pubblicato dal Quotidiano nazionale Nicola Zingaretti avrebbe il 41% dei consensi, Matteo Renzi il 31% e Maurizio Martina al 28%. 

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L'ipotesi peggiore perché se nessun candidato superasse il 50% ai gazebo, le correnti dovrebbero trovare un accordo in Assemblea nazionale e nel Pd il dialogo si è trasformato più spesso in una rissa su cui incombe lo spauracchio del nuovo partito centrista guidato da Matteo Renzi.

Renziani "libdem" convocati per decidere il futuro

Proprio per capire cosa fare dopo l'abbandono del candidato di riferimento dell'area che fa capo all'ex premier, Martedì alle 13 è prevista una riunione alla Camera dei parlamentari che avevano dato la loro disponibilità per la mozione Minniti. L'sms di convocazione alla riunione organizzata da Luca Lotti e Lorenzo Guerini - a quanto apprende l'Adnkronos - è stato inviato ai parlamentari dell'area renziana.

Tema dell'incontro la possibile convergenza sulla candidatura di Maurizio Martina che sta creando le condizioni per un avvicinamento alla sua candidatura da parte dell'area renziana: la veemenza dell'esclusione di ogni tipo di accordo con i 5 Stelle, il dialogo con i sindaci sottolineato oggi, e poi l'annuncio della volontà, se segretario, di indicare una donna come presidente del Pd.

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Tornando ai dati del sondaggio dell'istituto diretto da Antonio Noto accredita un ipotetico partito di Renzi al 7%.

"L’ingresso nel mercato elettorale di questo nuovo soggetto politico produrrebbe un decremento di 4 punti del Pd che calerebbe al 14%, contro il 18% quotato oggi. L’ex premier conquisterebbe l’ulteriore 3% prevalentemente dagli astenuti nelle precedenti Politiche e, solo in misura marginale (0,5%), da Forza Italia".

Tuttavia emerge anche come il 25% degli elettori Pd si definisca ancora renziano e caldeggia che l'ex segretario resti nel partito (per il 56% rimane infatti una risorsa).

Dal sondaggio emerge una semi investitura per il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, tuttavia la strada è ancora lunga. Dopo l'esperienza alla provincia di Roma e alla Regione Lazio, al principale candidato alla guida del Partito Democratico manca ancora l'effetto "wow" capace di portarlo, non solo ad essere "elemento di unione" dell'anima popolare della sinistra (magari riavvicinando la galassia in dissolvimento di Leu), ma anche erede del big bang renziano.

martina zingaretti-2

"Faccio un appello a tutti cittadini a mobilitarsi e venire ai gazebo il 3 marzo - spiega il presidente della Regione Lazio e candidato segretario del Pd, Nicola Zingaretti - manca la ricostruzione di un'opposizione che non può che passare per un grande bagno di popolo".

"Anche a tutti coloro che sono arrabiati, delusi e incerti dico: 'Venite per cambiare'. Non si tratta solo di eleggere un segretario, ma di costruire un rapporto tra il Pd e gli italiani e ricostruire una grande speranza per questo Paese".

Precedentemente un sondaggio Ipsos realizzato a fine novembre e pubblicato il 5 dicembre da La Stampa segnalava come tra i candidati allora in corsa per la segreteria, il nome di Zingaretti era dato in vantaggio, ma comunque largamente sotto il 50% dei consensi.

Secondo lei chi sarebbe il miglior segretario del Partito Democratico tra?.
Nicola Zingaretti 26
Marco Minniti 14
Maurizio Martina 8
(non sa, non indica) 52
TOTALE 100

Ora, con il ritiro di Minniti in seguito al mancato appoggio "palese" da parte dell'ex segretario Matteo Renzi, la corsa verso il Congresso Pd 2019 continua senza un vero e proprio candidato capace di raccogliere l'eredità dell'ex premier soprattutto nell'area del centrosinistra rappresentativa della pattuglia dei parlamentari "renziani"

Le primarie sono un bluff, ora è tempo del partito di Renzi

L'ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani aveva già spiegato che, pur non votando alle primarie del suo ex partito, farà il "tifo" per chi sosterrà l'idea di un nuovo centrosinistra. Parlando in una intervista a 'Di martedì' chiedeva al Pd di sciogliere "l'ambiguità" che a suo giudizio lo contraddistingue: "Se c'è un'ala più centrista che pensa a un 'partito alla Macron' è bene che vada per la sua strada e che lasci "spazio a una sinistra popolare".

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