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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Sprofondo rosso, iI Pd litiga e gli italiani lo bastonano: mai così in basso nei sondaggi

Gli ultimi sondaggi di Swg e Tecné confermano un dato incontrovertibile: la maggioranza di governo veleggia ad oltre il 60% dei consensi mentre Forza Italia si eclissa all'ombra di Salvini

Si terrà "probabilmente giovedì" il summit fra tutti i leader del centrodestra come preannunciato al termine vertice di Arcore fra Salvini e Berlusconi. Per Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni sarà l'occasione per capire che cosa resta dell'alleanza che si è presentata in coalizione alle ultime politiche e gettare le basi della campagna elettorale per le elezioni 2019: tra pochi mesi gli italiani saranno chiamati di nuovo alle urne per le elezioni amministrative e per rinnovare il parlamento europeo.

Elezioni europee 2019, la guida al voto

Intanto mentre il Partito Democratico sprofonda nello psicodramma delle cene - annunciate e poi annullate - tra i leader in vista del Congresso e dell'elezione del nuovo segretario, ad oltre cinque mesi dalle elezioni politiche del 4 marzo 2018 gli ultimi sondaggi confermano un dato incontrovertibile: continua la luna di miele degli italiani con il Governo Conte.

Gli ultimi istituti demoscopici ad indagare il consenso del governo e gli scenari politici sono Swg e Tecné: entrambi vedono l'area di governo complessivamente veleggiare con il 60% dei consensi degli elettori, in crescita rispetto alle rilevazioni precendenti.

Elezioni, tutti gli ultimi sondaggi

Swg, nel sondaggio realizzato lunedì 18 settembre per conto del TgLa7, vede un riposizionamento degli elettori tra Lega e M5s: il Carroccio viene dato in leggero calo (nell'ordine del mezzo punto percentuale), mentre il Movimento 5 stelle guadagna lo 0,8%. 

Il partito di Matteo Salvini resta comunque la prima forza politica del paese con un consenso stimato al 31,6 per cento, a fronte del 28,7 del movimento guidato da Luigi Di Maio

Prosegue il calo del Partito Democratico che Swg stima raccogliere appena il 16,9% dei consensi: nelle ultime due settimane il Pd ha perso quasi un punto percentuale.

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Sempre in ambito della sinistra la compagine degli ex Rifondazione Comunista Potere al Popolo sono accreditati del 2,6% confermando il sorpasso avvenuto già da una settimana ai danni della lista dei Radicali Più Europa  (2,5%) e degli ex Pd di Grasso, Bersani e D'Alema che vedono Liberi e Uguali ancorato al 2,5%. Solo un listone delle sinistre riuscirebbe ad oggi a superare lo sbarramento del 4% necessario per entrare in Parlamento con l'attuale legge elettorale. 

Per il Centrodestra il sondaggio Swg certifica il predominio di Salvini con Forza Italia orma stabile al 7% e Fratelli d'Italia al 4%.

Dati sostanzialmente confermati dal sondaggio di Tecnè prodotto per Quarta Repubblica, il nuovo talk show in onda su Rete 4: anche qui la Lega viene data oltre il 31% e il M5s al 29%. Differentemente da Swg, Tecné quota Forza Italia al 10% ma conferma il calo del Partito Democratico prossimo a scendere sotto al 17%.

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I militanti di centrosinistra appaiono disorientati dalle continue liti tra i leader al Nazareno. Negli ultimi due giorni al centro delle discussioni c’è stata la cena organizzata e poi cancellata da Calenda e a cui erano stati invitati Renzi, Gentiloni e Minniti. Una mossa che non era piaciuta al candidato alla segreteria Pd, Nicola Zingaretti che per questo motivo ha indetto una contro-cena invitando "un imprenditore del Mezzogiorno di una piccola azienda, un operaio, un amministratore impegnato nella legalità, un membro di un’associazione in prima fila sulla solidarietà, un giovane professionista a capo di una azienda start up, una studentessa ed un professore di liceo".

La guerra delle cene ha prodotto l’ennesimo scontro tra fazioni che ha costretto Calenda ad annullare l’invito fatto ai tre big del Pd.

Sondaggi: la supermedia di Sartoria Politica

Calenda: "Il Pd non si presenti alle elezioni europee"

"Sono convinto che alle elezioni europee il Pd non ci debba essere, ma debba correre un fronte repubblicano e progressista che recuperi la classe dirigente locale democratica e capace ma che spazzi via un partito che ha come unico obiettivo spartirsi una torta sempre più piccola e che ha dirigenti usurati". Così Carlo Calenda, ex ministro del governo Renzi, a Radio Capital su "Circo Massimo".

Renzi: "A sinistra hanno fatto la guerra al Matteo sbagliato" 

"Era una cena non per fare strategia congressuale ma per ricostruire un rapporto tra Gentiloni e Renzi e compattare il gruppo per fare opposizione in maniera strutturata" e invece si è trasformata "nel solito copione del Pd autolesionista. Il Pd vuole un'unica cosa, la resa dei conti tra renziani e antirenziani in un congresso che non si capisce quando sarà". spiega l'ex ministro dello sviluppo economico a "Circo Massimo" su Radio Capital.

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Matteo Salvini e Luigi Di Maio nell'Aula di Montecitorio. FOTO ANSA/GIUSEPPE LAMI

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