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Venerdì, 29 Marzo 2024
Effetto "Spending review"

"Effetto spending", addio alla dieta mediterranea e a 20mila farmacisti

Protesta dei ricercatori dell'Istituto nazionale per la ricerca per gli alimenti e la nutrizione: "Disperso patrimonio di ricerca che ha strutturato la 'dieta mediterranea'. E 80 precari finiranno a spasso". Federfarma: "Con il decreto sarà il collasso"

Il decreto sulla spending review prevede la soppressione dell'Inran, l'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione. Uno dei tanti tagli decisi dal governo Monti che "consegnerà alla disoccupazione 80 persone e determinerà la dispersione di un patrimonio di ricerca scientifica di un ente che esiste dal 1939 e che ha strutturato la dieta mediterranea".

Con queste parole, Laura Rossi, ricercatrice dell'Istituto, ha spiegato il perché della mobiltazione dei dipendenti dell'Inran davanti al ministero delle Politiche Agricole. Ministero dal quale provengono la maggior parte dei progetti di ricerca affidati all'ente.

Secondo il decreto di 'spending review', è previsto che le attività di ricerca passino al Cra, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura. Ma questo non significherà un riassorbimento dei lavoratori e dei precari dell'Inran.

"Abbiamo 80 precari, ricercatori con contratto a tempo determinato - aggiunge Rossi - che rischiano di passare da un processo di stabilizzazione al licenziamento''. L'Inran realizza ogni 10 anni le linee guida per una sana alimentazione e la prossima revisione era prevista per il 2013 ma, con la soppressione, le nuove linee guida rischiano di non vedere mai la luce, così come rischiano di essere interrotti i progetti avviati con le scuole in tutta Italia, per combattere l'obesita' infantile.

ALLARME FEDERFARMA - Con il decreto sulla spending review sono a rischio 20.000 posti di lavoro nelle farmacie di tutta Italia. E' l'allarme di Federfarma, secondo cui l'aumento degli sconti obbligatori a carico dei farmacisti porterà alla perdita, in media, di più di un posto di lavoro per ogni farmacia: calcolando che le farmacie private sono 18.000, si arriva alla cifra di 20.000 possibili licenziamenti. Su questi temi Federfarma ha in programma domani una conferenza stampa e una manifestazione, durante la quale annuncerà iniziative di protesta, che potrebbero includere la serrata delle farmacie o la disdetta delle convenzioni.

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