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Martedì, 19 Marzo 2024
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Spese militari mai così alte in Italia, i 5 Stelle: "Ridiscutiamo la presenza nella Nato"

Nel 2017 l'Italia aumenterà del 9% le spese militari avvicinandosi alla soglia del miliardo e mezzo per le soli missioni all'estero. La guerra del Movimento 5 stelle: "Italia via dalla Nato, non usiamo i nostri soldati come pedine di risiko"

L'Italia ha speso nel 2016 quasi un miliardo e trecentomila euro in missioni militari, ma nel 2017 ne spenderà il 9% in più avvicinandosi alla soglia del miliardo e mezzo. Lo denuncia l'onorevole Luca Frusone, deputato del Movimento 5 stelle e componente della Commissione Difesa commentando i dati diffusi da Today.

"Il ministero della Difesa può contare su un bilancio ordinario da ben 23 miliardi di euro, un dato che il ministro Pinotti ha diffuso non a cuor leggero - spiega Fruscone - ma a questi vanno aggiunti le spese per le missioni militari che vengono via via approvate durante l'anno. Se infatti è vero che nel luglio dello scorso anno è stato convertito in legge il decreto legge missioni, è pur vero che molti sono i decreti che via via vanno ad incrementare il budget a disposizione dei nostri interventi all'estero, interventi che, a volte, restano sulla carta".

Si spieghi...
"L'Italia usa i propri uomini per assicurarsi cambiali politiche sullo scacchiere internazionale. Missioni che molto spesso non hanno alcun fine pratico per gli interessi italiani ma che danno peso alla nostra diplomazia. Un esempio è lo stanziamento da 200mila euro con cui l'Italia si è assicurata uno slot di presenza a Cipro. Ma sull'isola non ci sono uomini del nostro contingente: ci siamo solo assicurati la possibilità di essere inviati sul posto in caso di aggravamento dell'emergenza immigrazione".

E' necessario un ripensamento del nostro impegno?
"Il Movimento 5 stelle propone un generale riassetto dell'impego dei nostri soldati all'estero. Non si può pensare ai nostri militari come pedine di interessi più grandi che esulano dagli interessi del Paese. Certamente l'Italia deve riaprire un dibattito sullo stato della Nato e altre organizzazioni sovranazionali".

Mette in discussione anche la nostra adesione alla Nato?
"Certo. Che cosa è oggi l'Alleanza Atlantica? Un patto difensivo che si è trasformato in un elemento di destabilizzazione. E' necessario ridiscutere i principi e le azioni della Nato, quantunque ridiscutendo la nostra stessa presenza nell'Alleanza".

Si parla di spending review, ma quale controllo di spesa su questi costi?
"Nel 2017 vige l'impegno di dare all'Italia una legge quadro che disciplini la materia in tema di missioni all'estero. E qui la scoperta che invece che diminuire le spese militari cresceranno, e cresceranno di ben il 9%". 

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Difesa, la spending review incide (poco) sul bilancio

Giustificare un simile aumento di spesa in un contesto di ristrettezze di risorse pone non pochi interrogativi anche in virtù alle esigenze e alle percezioni degli italiani sui servizi attesi, o meglio disattesi, da parte dello Stato. 

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