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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il dramma della crisi

"23 imprenditori si sono tolti la vita dall'inizio dell'anno"

Sono numeri di una vera e propria strage quelli forniti dalla Cgia di Mestre: "E' l'ultimo gesto di ribellione di chi non ce la fa più"

Dall'inizio dell'anno sono 23 i suicidi tra gli imprenditori a causa della crisi economica. È la cifra diffusa dalla Cgia di Mestre. "Il pensiero va ai 23 suicidi tra i piccoli imprenditori che si sono registrati dall'inizio dell'anno ad oggi, 9 dei quali (pari al 40% del totale) sono avvenuti nel Veneto", scrive la Cgia.

"Il meccanismo si sta spezzando - sottolinea il presidente Giuseppe Bortolussi - questi suicidi sono un vero grido di allarme lanciato da chi non ce la fa più. Le tasse, la burocrazia, la stretta creditizia e i ritardi nei pagamenti hanno creato un clima ostile che penalizza chi fa impresa. Per molti, il suicidio è visto come un gesto di ribellione contro un sistema sordo ed insensibile che non riesce a cogliere la gravità della situazione".

Secondo un'indagine della Cgia inoltre un'impresa su due, il 49,6%, chiude i battenti entro i primi 5 anni di vita. "Un dato molto preoccupante - sottolinea l'associazione - che segnala la grave difficoltà che stanno vivendo le imprese, soprattutto quelle guidate da neoimprenditori". La Cgia sottolinea l'importanza delle piccole micro imprese in chiave occupazionale.

"Se, come sottolinea l'Unione europea - evidenzia l'associazione - il 58% dei nuovi posti di lavoro è creato dalle imprese con meno di 10 addetti, e se , come risulta dai dati Istat, il 60% dei giovani italiani neoassunti nel 2011 è stato 'assorbito' dalle micro imprese con meno di 15 addetti, è chiaro che il Governo non può non abbassare il carico fiscale sulle imprese e sul mondo del lavoro, per far ripartire l'economia di questo Paese"

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