Allarme dai Comuni: non abbiamo soldi
Forti critiche dei sindaci italiani alla spending review del governo Monti: i tagli si aggiungono alle minori entrate dell'Imu. L'allarme dell'Anci: "Ad agosto a rischio gli stipendi dei dipendenti. Siamo alla resa dei conti"
I sindaci italiani alzano le barricate contro la scure dei tagli agli enti locali decisi dal governo. Con le fasce tricolori al petto, ieri hanno sfilato a Roma per protestare contro la spending review. "Il Paese è in difficoltà, ma l'incendio non si spegne spostandolo sui territori periferici", ha detto il presidente dell'Anci Graziano Delrio dopo l'incontro con il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda.
"Siamo in una situazione estremamente grave. E' essenziale che il governo cambi atteggiamento, perché purtroppo continua a non ascoltarci", ha aggiunto il sindaco di Roma e presidente del Consiglio nazionale dell'Anci, Gianni Alemanno. "Il vero problema è che si continua a colpire i comuni. E' necessario riequilibrare i conti dello Stato ma ogni livello istituzionale deve essere coinvolto in questi tagli, non solo i comuni a cui si chiede più del giusto. Questa spending review ci mette in difficoltà", ha sottolineato Piero Fassino, sindaco di Torino.
PATTO DI STABILITA' E STIPENDI A RISCHIO - All'orizzonte, il possibile sforamento del Patto di stabilità, "perché dobbiamo far vivere le nostre città e i nostri cittadini in modo dignitoso", dice il sindaco di varese Attilio Fontana. Le difficoltà contingenti riguardano anche i pagamenti degli stipendi ai dipendenti. "Se non verranno corretti con l'intervento del governo i minori introiti sull'Imu rispetto a quelli previsti dal Tesoro, già ad agosto molti Comuni, anche grandi, rischiano di non poter pagare gli stipendi". E' l'allarme lanciato dal vicepresidente dell'Anci Alessandro Cattaneo.
"Nella Conferenza Stato-città della prossima settimana - ha detto Cattaneo - è necessario che il governo dia ufficialmente seguito all'impegno di colmare i minori introiti Imu, anche perchè quelle città che hanno incassato di meno rispetto alle previsioni del governo si sono già viste tagliare i trasferimenti in misura corrispondente alle errate previsioni sugli introiti".
Per Cattaneo "siamo ormai arrivati alla resa dei conti, con l'esempio lampante di come i nostri allarmi fossero fondati. Il vero punto critico - aggiunge - si raggiungerà a fine anno, con le seconde rate Imu e la chiusura dei saldi obiettivo del Patto di stabilità. Moltissimi Comuni rischiano di non rispettare il Patto, un'eventualità che danneggerebbe fortemente i conti dello Stato".
IL MINISTRO CONVOCA I SINDACATI - Intanto il ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione, Filippo Patroni Griffi, ha convocato le organizzazioni sindacali per lunedì 30 luglio alle ore 11 presso il Dipartimento Funzione Pubblica, a Palazzo Vidoni. Lo rende noto un comunciato del ministero, in cui si ricorda che la convocazione fa seguito alla riunione odierna, a cui il ministro non ha potuto partecipare essendo impegnato in Commissione Bilancio del Senato per le votazioni degli emendamenti al decreto legge sulla spending review