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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Taglio dei parlamentari, il Senato approva il ddl. Di Maio: "Ora dobbiamo segnare il gol definitivo"

L'ultimo sì della Camera potrebbe arrivare entro la fine della pausa estiva. Ecco cosa prevede il disegno di legge

Il Senato ha approvato con 180 voti a favore, 50 contrari e nessuna astensione il disegno di legge 'taglia-parlamentari'. Il ddl è giunto alla seconda lettura, essendo già stato licenziato in prima deliberazione dai due rami del Parlamento.

Ora il testo è atteso di nuovo al vaglio della Camera, dove potrebbe essere approvato prima della pausa estiva. Ricordiamo che in seconda lettura il testo può essere solo approvato o respinto senza possibilità di modifiche. Per evitare un eventuale referendum servono i due terzi di Camera e Senato.

Come ha spiegato ieri Il Sole 24 Ore, se la riforma dovesse passare l'Italia passerebbe dal terzo al quinto posto nella classifica dei 28 paesi Ue con il più alto numero dei deputati, e dal terzo al quarto nel confronto sul numero dei senatori.

Di Maio: "Ci manca l'ultimo tempo per segnare il gol definitivo"

"Siamo contenti dell'approvazione in Senato del ddl sul taglio dei parlamentari, un provvedimento che quando sarà riforma sarà targato M5S. E uno spettacolo di democrazia". Lo ha dichiarato il vicepremier ministro del lavoro e sviluppo Luigi Di Maio dopo l'approvazione in Senato del ddl sul taglio dei parlamentari. "Ora il testimone passa alla Camera - ha aggiunto il vicepremier - ma devo ringraziare il ministro Fraccaro per l'impegno assunto sul ddl". 

"Ci manca l'ultimo tempo, ossia il passaggio alla Camera, per segnare il gol definitivo restituendo così i soldi dovuti alla collettività" ha aggiunto il vicepremier. "Siamo il Parlamento con il più alto numero di parlamentari in Europa - ha aggiunto Di Maio - chi staziona qui da sette o otto legislature dovrà trovarsi un lavoro. Gli manderemo una poltrona in miniatura".

Cosa prevede la legge che taglia i parlamentari

Il contenuto della riforma - che modifica gli articoli 56, 57 e 59 della Carta - è molto semplice e prevede il taglio degli eletti alla Camera da 630 a 400 e da 315 a 200 al Senato. Sforbiciata anche per deputati e senatori eletti all'estero che passerebbero rispettivamente da 12 a 8 e da 6 a 4. Si passerebbe dunque da un numero complessivo di 945 parlamentari a 600, comprensivi dei parlamentari eletti nella circoscrizione Estero. La riduzione è del 36,5%.

I senatori a vita non potranno essere più di cinque. Nessuna regione o provincia autonoma potrà avere meno di tre senatori. Fanno eccezione il Molise che eleggerà due senatori e la Val d'Aosta, uno. La riforma non prevede nessun taglio agli stipendi degli eletti. 

In basso il video condiviso su facebook dal ministro per i rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro (M5s).

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