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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Tav, perché la mozione M5s-Lega può essere la "pietra tombale"

Non c'è la decisione definitiva, la mozione è un gioco d'Aula per prendere tempo. La delusione delle imprese: "Va contro gli interessi dell'Italia". Chiamparino: "Pietra tombale". La sensazione è che tutto venga congelato fino alle europee (ma così addio finanziamenti)

Può essere la "pietra tombale" sulla Tav. Parola di Sergio Chiamparino, uno che sa quello che dice e mai parla a sproposito. C'è l'accordo M5s-Lega sul testo della mozione relativa alla Tav che è stata approvata alla Camera con 261 sì ed impegna il governo a "ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia", come scritto nel contratto di governo".

I vicepremier Di Maio e Salvini si dicono da giorni certi che "verrà trovata la quadra". Ma facciamo un po' d'ordine: non è stata presa alcuna decisione definitiva sulla Torino Lione: la mozione è un gioco d'Aula per evitare alla maggioranza di farsi dividere dall'opposizione e per prendere tempo in attesa della scelta che il governo è obbligato a prendere a breve. Forse già oggi il tema spinoso arriverà in Aula, ma senza fretta. Non vi sono infatti certezze sui tempi, la partita resta aperta ma la sensazione è che tutto venga congelato fino a dopo le elezioni europee. Con il rischio di perdere finanziamenti europei sempre più concreto.

Tav, Tria: "Cantieri già cominciati devono realizzarsi"

"Tutti i cantieri pubblici già cominciati, quelli che sono stati già oggetto di contratti, di trattati, di accordi internazionali, devono realizzarsi": così ha risposto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, a un giornalista francese della tv pubblica France 3 che gli aveva domandato cosa pensasse del futuro della Tav. "Noi - ha continuato Tria - non soltanto dobbiamo rilanciare gli investimenti pubblici, ma dobbiamo mandare un messaggio di serenità a tutti quelli che vogliono investire sul lungo termine in Italia".

"La mozione di maggioranza sulla Tav è solo la riproposizione del contratto di governo. Lo spiega il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari: "La mozione riprende fondamentalmente le stesse parole del contratto di governo, non c'è nulla di nuovo. Nessuna retromarcia della Lega o di altri". "Poi - aggiunge - si dice che il governo deve 'rivalutare l'opera'. Non cambiamo posizione, per noi va fatta. Facciamo una mozione perché in aula arriva la discussione voluta dalle opposizioni".

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Tav, Chiamparino: "Se la maggioranza approverà questa mozione, pietra tombale"

Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, non usa giri di parole:. "Alla luce delle dichiarazioni di ieri del rappresentante della Ue che chiedeva di fare in fretta nell'avvio dei bandi, questo vuol dire una sola cosa: se la maggioranza approverà questa mozione, sarà come mettere una pietra tombale sulla Torino-Lione".  "La Lega - aggiunge - svela il suo vero volto: non a caso dopo il salvataggio del ministro dell'Interno da parte dei cinquestelle".

Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia. "Grazie all'impegno di FI si potrà finalmente discutere in Parlamento della linea ad Alta Velocità Torino Lione. Grazie all'insipienza di questa maggioranza di governo invece si perderanno centinaia di milioni di finanziamenti europei e si bloccherà la realizzazione di un'opera strategica già in cantiere: nella mozione di maggioranza firmata dai capigruppo di Lega e 5 stelle infatti si parla di 'ridiscutere integralmente' il progetto della Tav, che in pratica significa azzerare tutto. Una scelta incomprensibile e inaccettabile di cui chiederemo conto alla maggioranza in Aula".

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Tav, imprese Piemonte: "Ritirate la mozione, va contro interessi Italia"

Molto critici anche i rappresentanti del sistema delle imprese, del lavoro, della cooperazione e delle professioni di Torino e del Piemonte: "È un atto che va contro gli interessi del territorio e del Paese. Si tratta soprattutto di un passo che danneggia le imprese e i lavoratori e  che va contro le necessità di crescita dell'economia e dell'occupazione, oltre che minare le prospettive di sviluppo per il nostro territorio e l'Italia".

"Chiediamo - viene aggiunto - che venga ritirata la mozione e che chi ha la responsabilità di governare l’Italia lo faccia con la doverosa attenzione alle imprese, ai lavoratori e alle famiglie che chiedono solo di essere nelle condizioni di produrre in un Paese competitivo, efficiente, attento alle esigenze di una crescita equilibrata che possa far sviluppare pienamente le grandi capacità produttive che ancora esistono sul territorio".

"Presentando una mozione di questo genere - concludono quindi le associazioni - l’Italia perde quella credibilità sul piano internazionale che è stata costruita non dalla politica ma dalle imprese e dai lavoratori con un grande sforzo per risalire la china della crisi economica e sociale di questi ultimi anni. E la cosa rattrista ancora di più visto che tutto questo è fatto solo per soddisfare un interesse elettorale".

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Mozione M5s-Lega sulla Tav, tweet velenoso di Matteo Renzi

"Di Maio salva Salvini dal processo e la Lega in cambio rinuncia a fare la #Tav - twitta Matteo Renzi -. Tecnicamente è voto di scambio, politicamente uno schiaffo al Nord produttivo, economicamente l'ennesimo cantiere bloccato: hanno preso tre piccioni con una fava. Salvini si salva, l'Italia si ferma".

''Il futuro è il trasporto di merci e persone su treni veloci e puliti" scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Il passato sono camion lenti, inquinanti e pericolosi che inquinano la nostra aria e intasano le nostre strade. Ma la maggioranza grillo leghista con due righe di una mozione parlamentare contro la Tav decide di condannare l'Italia a far parte del Terzo mondo del commercio mondiale e consegnando la nostra Nazione all'arretratezza e alla povertà. Fratelli d'Italia non si rassegna al declino e continuerà la sua battaglia per dare all'Italia infrastrutture moderne e un futuro di crescita alla nostra terra''.

Tav, sondaggio: il 65,5% degli italiani è a favore

Una rilevazione a cura dell'istituto di ricerca Quorum/Youtrend per "Il Confine" rivela che, se si tenesse un referendum per decidere se avviare o abbandonare la realizzazione della Tav,  la linea ferroviaria ad alta velocità per collegare Torino a Lione, il 65,5% degli italiani voterebbe a favore, contro il 34,5% dei contrari.

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