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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Italia

Terremoto, i soldi degli sms solidali per una pista ciclabile e sette eliporti

Rabbia delle associazioni dei terremotati che accusano la Regione Marche di voler utilizzare i soldi che arrivano dalla generosità degli italiani per opere che poco hanno a che fare con la ricostruzione. La Regione si difende: "Creano valore aggiunto al turismo"

Italiani popolo generoso, tanto da raccogliere in poche settimane dopo il terremoto del Centro Italia 34 milioni di euro con il meccanismo delle donazioni tramite il sistema degli "sms solidali". Fondi da destinare alle popolazioni terremotate recitava lo slogan che reclamizzava il servizio, peccato che si rischia che le cose non vadano proprio così. 

Succede infatti che nelle Marche, regione su cui insistono le devastazioni più importanti dopo il sisma iniziato quasi un anno fa, i soldi delle donazioni siano stati destinati a progetti che poco hanno a che vedere con la ricostruzione. 

La Regione Marche ha presentato infatti una proposta che destina la maggioranza dei 17,5 milioni di euro per opere intese a “dare valore aggiunto al turismo”, tra queste la cifra più cospicua, 5 milioni e 450 mila euro, dovrebbe essere impiegata al “primo stralcio” di una pista ciclabile, che collega Civitanova Marche a Sarnano, cioè un collegamento ciclabile mare-montagna.

Per bloccare il progetto è stata pubblicata online una petizione, facciamo però un passo indietro per capire meglio.

+ Aggiornamento: la Regione ha cancellato parte del progetto +

Terremoto nelle Marche, un anno dopo

Il 21 giugno il comitato dei garanti che gestisce questi soldi , convoca le regioni, divide i soldi per regione in base alla percentuale di danni avuti e chiede ai governatori cosa vogliono farci 

ll 28 giugno scorso nella riunione mensile tra il coordinamento comitati dei terremotati e i rappresentati della Regione Marche il coordinatore del Comitato Terremoto Centro Italia, Francesco Pastorella, ha chiesto lumi all’amministrazione sulle intenzioni per la gestione dei fondi degli sms solidali. Ricordiamo che si parla di un tesoretto da 34 milioni di euro che Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo dovranno spartirsi. 

Il comitato dei Garanti ha stabilito di destinare alla Marche il 65% dei fondi disponibili, pari a 17,5 milioni di euro. Soldi che la regione ha stabilito di utilizzare per opere intese a “dare valore aggiunto al turismo”. O per dirla con le parole dell’Ingegnere Cesare Spuri, Commissario per la ricostruzione nella regione Marche: " L'input politico è stato molto chiaro, le Marche hanno scelto, con quei soldi, di spendere 250 mila euro per finire una scuola, tutti gli altri soldi sono destinati non per riparazioni, ma per dare valore aggiunto al turismo, alle attività produttive, alle facilitazioni delle imprese...”.

Le opere in questione sarebbero relative, a una pista ciclabile da cinque milioni di euro e a sette eliporti “notturni”.

Sms solidali, l'elenco delle opere finanziate dalle Marche

  • 5,5 milioni pista ciclabile Civitanova - Sarnano
  • 1,5 milioni per 7 elisuperfici attrezzate per voli notturni 
  • 5 milioni per ammodernamento Valdaso tratto Comunanza - Ponte maglio 
  • 3 milioni per il recupero della grotta sudatoria di Acquasanta Terme (chiusa da 20 anni)
  • 2 milioni per l'area commerciale di Visso
  • 250 mila euro per il completamento della scuola di Pieve Torrina (donata dal comune di Reggio Emilia)
  • 250 mila euro per il completamente degli interventi sulla scuola di Montegallo

"Quasi l'86% dei fondi vengono impiegate per opere che con i terremotati non c'entrano nulla" tuona Francesco Pastorella, coordinatore dei 61 Comitati Terremoto centro Italia - una gestione dei fondi incompresibile che appare tanto più scellerata se messa a confronto con quella della Regione Umbria che, con i fondi ricevuti dagli SMS solidali, intende attuare un piano ad hoc volto soprattutto al miglioramento sismico delle scuole e a una ricostruzione oculata".

Il 22 giugno il coordinamento dei Comitati ha incontrato i rappresentanti della regione Umbria: i progetti proposti che verranno per il finanziamento con i soldi degli italiani riguardano per il 95% opere sul sociale e per i terremotati.

I progetti presentati dalla Regione Umbria

1 milione di euro per le scuole

  • laboratorio linguistico e informatico a Norcia per la scuola superiore e per la specializzazione delle guide turistiche della VALNERINA;
  • potenziamento laboratorio meccanica ed elettrotecnica scuola Cascia;
  • arredi scuola infanzia demolita e in ricostruzione a Spoleto per progetto didattico sperimentale;
  • laboratorio chimica e scienze naturali scuola media a Spoleto demolita e in ricostruzione;
  • progetto per tutte le classi elementari in Valnerina (10 comuni) saranno 3.0 con lavagna interattiva e tablet per i bambini         

3,2 milioni per progetti sociali 

  • 13 centri di comunità tra Norcia, Cascia, Preci, Monteleone di Spoleto e Vallo di Nera adibiti a centri di aggregazione nelle frazioni, antisismici in legno e acciaio e in caso di emergenza diventano presidi di protezione civile 
  • 520mila euro per il restauro delle opere contenute nelle prime chiese che verrano ricostruite (crocifissi, dipinti, campane)

La difesa della Regione Marche: "Antidoto alla desertificazione"

"La Regione Marche di suo ha già impegnato 15 milioni di euro in più rispetto ai 124 milioni straordinari arrivati dal Commissario Errani, per cui non si dica che non si sta pendendo per la ricostruzione - spiega il commissario per la ricostruzione nella regione Marche Cesare Spuri - Quei soldi servono per dare a quelle zone già deboli e spopolate, elementi di attrattività che ne possano garantire la sopravvivenza e il miglioramento e solo per le zone terremotate".

"Cioè se una pista ciclabile lunga 40 chilometri attraversa 8 comuni tutti danneggiati attraverso percorsi bellissimi e diventa un richiamo dove metter alberghi, punti di ristoro, accoglienza, ristoranti, noi creiamo attrattività, lavoro, sviluppo e un motivo in più a qualche giovane per non andarsene a comprare casa sulla costa" continua Spuri.

"Non sono soldi buttati o che nulla abbia che vedere con il terremoto. Ma insomma tutti parlano di sviluppo, occupazione e antidoti alla desertificazione, poi quando vai a fare il primo intervento diretto tutti dicono no perché si deve mettere a posto quello che si è rotto, ma noi lo facciamo comunque. Insomma se noi miglioriamo collegamenti, creiamo attrazione, io credo di spendere soldi per aiutare queste zone ad avere veri motivi per restare popolate e anche questa è ricostruzione. Sono queste le proposte che porteremo al comitato per i garanti formato da sindaci e delegati dicendo: “Signori, è vero che non sto riparando nulla ma sto cercando di facilitare la vita alle aree del sisma rendendole più appetibili". 

Ecco cosa è successo in quella riunione

Riunione mensile coordinamento comitati e regione Marche del 28 giugno 

F. Pastorella: "abbiamo notato una doppia velocità nei finanziamenti al turismo della costa rispetto agli aiuti alle zone dell'entroterra colpite dal terremoto , inoltre abbiamo saputo che avete incontrato la commissione dei garanti che gestisce i soldi degli sms solidali, ci dite come intendete utilizzarli?"

Ing Cesare Spuri :" l'input politico è stato molto chiaro,le Marche hanno scelto , con quei soldi, di spendere 250k € per finire una scuola, tutti gli altri soldi sono destinati non per riparazioni, ma per dare valore aggiunto del turismo, delle attività produttive , delle facilitazioni delle imprese...
Facciamo qualche esempio : se decidiamo di ammodernare la valdaso , la parte che da Comunanza scende verso il mare , significa che con quei soldi si creano le condizioni perché le ditte che lavorano in quel distretto non abbiano nemmeno il pensiero di doversi allontanare "

Risposta di Roberto Micheli (comitato Rivas):" ma se abbiamo aspettato 20 anni per la superstrada che ha aperto 10 mesi fa, adesso mettiamo i soldi su una parallela? "

Ing. Cesare Spuri:" se questi soldi saranno impiegati per una pista ciclabile che da Civitanova arriva a Sarnano e fa il giro dei paesini, significa che chi sta sul posto e ha il ristorante o il chiosco o un bed & breakfast, avrà una possibilità in più ...."

Risposta di F.Pastorella coordinatore Comitati :" la domanda che vi ho posto prima è centrale rispetto a quello che state dicendo , poi possiamo anche essere di opinioni diverse , ma anziché pensare al futuro del turismo , anche dell'entroterra, - per me molto indiretto in questo modo- perché non pensate nell'immediato a chi si trova nei guai e non gli date una mano e non prendete le imprese , anche'esse nei guai, e non gli date una mano anziché fare piste ciclabili? "

F. Amici (Castel di Luco):" questi sono soldi destinati ai terremotati, gente che ha perso casa e non ha più futuro, gli italiani li hanno donati per loro!!! come ve lo devo dire, mi devo dar fuoco?"

Il caso approda anche in Parlamento

 Vanno all’attacco il senatore Remigio Ceroni (Forza Italia) e la deputata Beatrice Brignone (Possibile). 

"Lascia esterrefatti la Regione ha intenzione di destinare la metà di quella cifra a opere che nulla hanno a che vedere con l’aiuto per le popolazioni terremotate. E questo mentre sono ancora migliaia i marchigiani che vivono quotidianamente sulla loro pelle le difficoltà di una calamità immane e di una ricostruzione che non è mai iniziata. - scrive Ceroni - Tanta solidarietà da parte degli italiani merita rispetto e non può essere dispersa e mortificata in interventi incomprensibili e ingiustificati. Presenterò immediatamente un’interrogazione parlamentare al riguardo per evitare che i soldi degli italiani vengano utilizzati a fini diversi da quelli ai quali li avevano destinati".

"Chi ha donato con un sms - incalza Brignone - lo ha fatto pensando di offrire, con quel gesto, una mano per rialzarsi, mano che in quel momento non poteva allungare se non digitando un numero. Per tali motivi ho presentato una interrogazione alla presidenza del Consiglio e per chiedere rispetto chi ha donato soldi e rispetto per chi ancora vive in roulotte o alloggi di fortuna, per chi ogni giorno si muove tra macerie e zone rosse, per chi cerca di strapparsi un futuro con forze sempre più flebili".

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