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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

C'è una "grande opera" che non fa (più) discutere Lega e Movimento 5 stelle

Oggi sopralluogo al Terzo valico della Commissione dei Trasporti della Camera per monitorare lo stato di avanzamento del cantiere. Molinari (Lega): "Completamento dell'infrastruttura nei tempi previsti". Di Maio aveva promesso lo stop

C'è una grande opera che non fa (più) discutere Lega e Movimento 5 stelle. Oggi c'è il sopralluogo al Terzo valico della Commissione dei Trasporti della Camera per monitorare lo stato di avanzamento del cantiere. E' la ferrovia Tortona/Novi Ligure-Genova, conosciuta anche come Terzo valico dei Giovi, o più semplicemente come Terzo valico: altro non è che una linea ferroviaria in costruzione, finalizzata a creare un collegamento veloce fra Genova e Novi Ligure, i cui lavori sono iniziati quasi sei anni fa, e la linea dovrebbe essere completata nel 2021.

Terzo valico: di che cosa si tratta

La linea in sostanza dovrebbe garantire collegamenti più rapidi ed efficienti tra Genova a Milano e  migliorare i collegamenti del sistema portuale ligure con le principali linee ferroviarie del Nord Italia e con il resto d’Europa. Le due linee ferroviarie esistenti presentano caratteristiche tecniche non adeguate agli standard europei, limitando la possibilità di far viaggiare treni merci di dimensioni e peso elevati tra il porto di Genova e il nord Europa. Il Terzo valico ha ricevuto in varie epoche diverse critiche in merito sia all'utilità sia al costo sia all'impatto ambientale (l'opera era anche stata bocciata negli anni Novanta dalla Valutazione d’impatto ambientale).

In mattinata i membri della Commissione incontreranno i rappresentanti degli Enti territoriali e delle associazioni di categoria in Prefettura e subito dopo si sposteranno ad Arquata Scrivia per un sopralluogo nei cantieri del Terzo Valico.

"Le grandi opere sono necessarie per rendere l'Italia all'altezza del resto del mondo, è una questione di buon senso. Per questo il 3 maggio la Commissione Trasporti della Camera effettua una missione al Terzo Valico per monitorare lo stato di avanzamento del cantiere e assicurarci che l'opera sia attiva, come previsto, nel 2022 – ha spiegato Alessandro Morelli, presidente della Commissione Trasporti alla Camera, chiarendo i motivi del sopralluogo di qualche giorno fa al Terzo Valico, che resta  "na delle priorità infrastrutturali del nostro Paese, migliorerà i collegamenti non solo nel Nord, ma garantirà una rete strategica tra le regioni europee più industrializzate: questo significa trasferire il 30 per cento del traffico merci dalla strada al ferro entro il 2030 e il 50 per cento entro il 2050, con vantaggi per l'ambiente, la sicurezza e l'economia", ha spiegato ancora Morelli.  "Nell'ultimo anno, al Governo, abbiamo fatto tutti i passi possibili e necessari per arrivare ad un completamento dell'infrastruttura nei tempi previsti, nella certezza che il Terzo valico consentirà in particolare al basso Piemonte alessandrino di svolgere finalmente il ruolo di retroporto naturale dei porti liguri e di sviluppare un'economia di territorio legata alla logistica avanzata", ha detto il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari.

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Terzo valico, il M5s in campagna elettorale prometteva lo stop

Su questo specifico punto il Movimento 5 stelle non fa barricate, tutt'altro. Qualche mese fa il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli aveva riferito che stando ai risultati della valutazione costi-benefici "il Terzo Valico non può che andare avanti". Per Toninelli, per "rimediare almeno in parte ai danni del passato, rendendo il Terzo Valico una infrastruttura utile dal punto di vista logistico", non c'era alternativa se non la sua realizzazione. "L'analisi svolta fa una previsione sui costi di abbandono dell'opera. Al miliardo e mezzo già speso, per lavori già eseguiti, ma che a quel punto sarebbe speso per nulla, va aggiunto almeno un decimo del valore residuo del contratto: parliamo quindi di 463 milioni da risarcire al contraente generale che sta costruendo l'infrastruttura", aveva detto Toninelli.

A fronte della decisione favorevole del governo, si faceva riferimento anche ad accordi precedentemente sottoscritti con l’Ue per la realizzazione delle reti trans-europee Ten-T. Che, spiega il documento, non possono essere disattesi a meno di non avviare un negoziato.

L’annuncio aveva scatenato una reazione indignata dei militanti contro il Terzo valico, i quali accusano il M5s di "tradimento". Prima delle elezioni del 4 marzo 2018 Luigi Di Maio prometteva altro: "Se andremo al Governo verrò a Genova a dire che il Terzo Valico non si fa più, ho preso l' impegno in campagna elettorale, chi mi vota sa che prenderemo i 6 miliardi dell'opera e li investiremo nel trasporto pubblico locale" diceva l'allora candidato premier del M5S Luigi Di Maio a Genova nel febbraio dell'anno scorso, confermando l'obiettivo di bloccare la costruzione dell'alta velocità ferroviaria Genova-Milano. "Investiremo le risorse nel potenziamento della rete esistente - spiega - non spenderemo 6 miliardi per aspettare tra 20 anni se qualcosa si sblocca, ma rafforzeremo subito la rete di trasporto pubblico esistente al servizio dei liguri e soprattutto dei cittadini genovesi".

Terzo valico, Chiamparino: "5.000 posti di lavoro"

Il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino ha visitato ieri pomeriggio il cantiere del Terzo Valico a Novi Ligure: "Ho visto - dice - un cantiere pienamente operativo, in cui sono già stati scavati quasi tre chilometri di galleria, con l'alta tecnologia protagonista e con garanzie sulla sicurezza e l'impatto ambientale". Il presidente del Piemonte evidenzia anche come sia "di grande interesse anche il dato occupazionale, circa 5000 lavoratori a regime, il che fa ben sperare sull'impatto locale, anche sulla base dell' intesa raggiunta tra Regione Piemonte, sindacati e aziende che realizzano l'opera, intesa da rafforzare e rilanciare. È una infrastruttura fondamentale, insieme con la TAV Torino-Lione - conclude Chiamparino - per la crescita del Piemonte e la sua sostenibilità ambientale".

Grandi opere, i 5 stelle si accorgono che non si può più dire "No" 

Perché c'è chi dice no al Terzo valico

Secondo le voti critiche, che sono molte, il Terzo valico è un immane spreco di soldi. Le attuali linee dei Giovi (Storica e Succursale) e la linea Genova-Ovada hanno una capacità residua elevata di 100-150 treni/giono nella attuale configurazione. Tale capacità può essere ulteriormente elevata con modifiche alla linea elettrica. La sagoma delle gallerie consentirebbe l’inoltro di container a norma ISO su carri ferroviari di altezza standard. Nel caso di trasporto di container high cube, più alti di circa 30 cm, può essere utilizzata la linea per Ovada, avente gallerie di sagoma appropriata, o le linee dei Giovi con l’utilizzo di carri ribassati.

Il non impiego delle linee ferroviarie per il trasporto di merci in uscita dal porto di Genova non è dato dalla mancanza del terzo valico, si legge su notavterzovalico.info, "ma dal fatto che gran parte del trasporto merci italiano è a corto raggio, dove la convenienza economica del trasporto su gomma è netta. E poi dal fatto che mancano le infrastrutture portuali, a cominciare dai binari, per una rapida formazione dei treni". Ma ora la strada appare segnata.

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Il cardinale e arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, durante la messa per Santa Barbara celebrata nelle galleria in costruzione del Terzo Valico, Genova, 04 dicembre 2018. ANSA/LUCA ZENNARO

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