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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Cresce la turismo-fobia, marce e proteste: una manna economica ma non per tutti

La minaccia terroristica nel Maghreb e nel Medio Oriente ha portato sempre più turisti a rivolgersi verso destinazioni nel Mediterraneo, mettendo sotto pressione gli ecosistemi cittadini. Accade in Spagna ma anche in Italia, ad esempio a Venezia, Roma e Milano dove si cerca di contrastare comportamenti sconvenienti e molesti vietando il bagno nelle fontane, pic-nic per strada e addirittura i bastoni per farsi i selfie

Calzoncini e infradito, piccole città prese d'assalto, residenti inferociti: l'estate 2017 passserà agli annali come quella della turismo-fobia in Europa tra marce e proteste registrando addirittura di episodi di vandalismo a opera di giovani attivisti anti-turisti a Barcellona

L'Organizzazione mondiale del Turismo invita le autorià locali a fare di più per gestire il fenomeno e proprio nella capitale della Catalogna la tensione è cresciuta di pari passo con un turismo sempre più slegato dai canali tradizionali e alimentato dalla diffusione di strumenti come Airbnb. Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha definito "estremisti" i giovani che invece combattono quello che ritengono un modello di turismo che "espelle la gente dai propri quartieri e colpisce l'ambiente".

Proteste si sono registrate anche a Maiorca e San Sebastian, dove è stata organizzata una marcia per il 17 agosto, in coincidenza con la Settimana Grande, la principale festa nella cultura basca.  Ma la Spagna, con i suoi 75,6 milioni di turisti all'anno, non è l'unica a vivere il fenomeno.

La minaccia terroristica nel Maghreb e nel Medio Oriente ha portato sempre più turisti a rivolgersi verso destinazioni nel Mediterraneo, mettendo sotto pressione gli ecosistemi cittadini. Anche in Italia, ad esempio a Venezia dove i residenti, 55mila persone per oltre 20 milioni di visitatori all'anno, si sono ribellati e in duemila hanno percorso in corteo la città protestando contro l'aumento degli affitti, insieme all'impatto della grandi navi da crociera e dell'inquinamento sul delicato ecosistema della città lagunare.

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Lo screenshot del sito del New York Times con l'articolo dedicato al degrado di Venezia. 3 agosto 2017

Si inseriscono in quest'ottica le iniziative intraprese in diverse città europee, come la stretta contro gli affittacamere senza licenza di Airbnb a Barcellona e il divieto di nuove soluzioni abitative per turisti in centro a Venezia, accompagnato da accessi controllati nei principali luoghi turistici della città. Una misura simile è stata adottata anche a Dubrovnik mentre a Roma e Milano si cerca di contrastare comportamenti sconvenienti e molesti vietando il bagno nelle fontane, pic-nic per strada e addirittura i bastoni per farsi i selfie.

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