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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

I sondaggi verso le Europee: Lega ai massimi storici, M5s a picco

Mentre il voto di maggio si fa sempre più vicino l'unico che può sorridere è Salvini, che dalle Politiche ad oggi ha raggiunto il 35,8%. Ma se da un lato il Carroccio sale, dall'altro i 5 stelle arrancano: ecco i principali motivi

Le prossime elezioni europee per cui si voterà tra il 23 e il 26 maggio 2019 si fanno sempre più vicine, ma quali sono le intenzioni degli elettori? Se si votasse oggi, a chi darebbero la loro preferenza? In uno scenario politico in cui dominano ancora i partiti di governo, Lega e Movimento 5 stelle, l'unico a poter sorridere è Matteo Salvini: secondo gli ultimi sondaggi il Caroccio è ai suoi massimi storici con il 35,8% delle preferenze. Un risultato senza precedenti evidenziato dal sondaggio del Corriere della Sera, in cui i pentastellati figurano in caduta libera, al 25,4%, praticamente 10 punti percentuali sotto i 'colleghi' nell'esecutivo.

I dati snocciolati sul Corsera mostrano un Partito Democratico ancora in difficoltà e alla ricerca di una nuova identità fermo al 17,3%, mentre la discesa in campo di Berlusconi non sembra abbia sortito gli effetti sperati, con Forza Italia che rimane ferma ad un 'misero' 7%. Sarebbero indecisi o astenuti più di 4 elettori su 10. 

Sondaggi, perché la Lega sale e M5s scende

I punti di difficoltà del Movimento sarebbero da ricercarsi nelle divisioni interne, nella grande trasversalità dell'elettorato e nella complessità dei temi che Di Maio si trova a gestire. Mentre la Lega con un elettorato omogeneo e una forza mediatica inedita, sembrerebbe in grado di cogliere i sentimenti forti dell'opinione pubblica. Premierebbero in particolare la linea della fermezza sui migranti e cattura di Cesare Battisti.

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Sondaggi, cosa è cambiato dalle Politiche ad oggi

Osservando i dati registrati dopo le elezioni politiche del 4 marzo 2018 e confrontandoli con quelli attuali, non può che balzare all'occhio l'enorme salto in avanti fatto dalla Lega, 'sponsorizzata' dalla potenza mediatica di Salvini: dal 17,4% dello scorso anno siamo passati al 35% di oggi, praticamente un raddoppio di preferenze, 'rubacchiate' un po' agli altri partiti del centrodestra e un po' anche ai delusi di M5s e Pd. Già perché nonostante siano al governo, i pentastellati non hanno goduto dello stesso effetto che ha riguardato la Lega. Di Maio e compagni sono scesi da, 32,7% delle Politiche al 25,4% attuale, con una consistente perdita di circa 7 punti percentuali.

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La perdita del Pd, nonostante le divisioni interne, è da considerarsi minima, almeno rispetto al 4 marzo scorso. Il Partito Democratico è passato dal 18,7% al 17,3%, una perdita tutto sommato contenuta, se si confronta con quella di altri partiti come ad esempio Forza Italia, che ha dimezzato le sue preferenze dal 14 al 7%. Osservando dall'alto questi numeri si evince che, dalle Politiche ad oggi, tutti i partiti politici italiani hanno perso qualcosa tranne uno: la Lega di Salvini.

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