Sondaggi, frenata Lega ma "quota 30" è in cassaforte: Pd e M5s staccati di quasi 10 punti
Secondo l'ultimo sondaggio di Swg per il TgLa7 è in calo la fiducia degli elettori nelle forze di governo. La Lega perde l'1,1 (è al 31,8), ma la simbolica soglia del 30 per cento resta una certezza in vista del voto del 26 maggio. Su il Pd, guadagna un punto in una settimana
Ultimi sondaggi, sorride (a sorpresa) il Pd di Zingaretti. Buone notizie solo per le opposizioni dall'ultimo sondaggio di Swg per il TgLa7, l'ormai "classico" sondaggio del lunedì sera molto atteso anche (se non soprattutto) dalle forze politiche. In calo la fiducia degli elettori nelle forze di governo. La Lega perde l'1,1 per cento (31,8 per cento); piccola flessione anche per il M5s, ora al 22 per cento, di nuovo sorpassato dal Pd che guadagna l'1,3 per cento e si attesta al 22,1 per cento. La sensazione è che fino al voto del 26 maggio Partito democratico e Movimento 5 stelle si daranno battaglia per essere il secondo partito "in classifica".
Ultimi sondaggi: Lega al 31,8, Pd al 22,1 e M5s al 22 per cento
A che cosa è dovuta la parziale battuta d'arresto dei due partiti di maggioranza nei sondaggi? E' solo uno stop momentaneo? Sicuramente hanno pesato e pesano i contrasti su vari temi, ma anche le scintille a mezzo tv tra Di Maio e Salvini su temi come famiglia ed euro-alleanze. Una sensazione di "stanchezza" nei confronti degli alleati che non viene premiata dagli elettori, a quanto pare.
Sondaggi: calano Lega e fiducia nel governo, ma Salvini resta primo
Sondaggi altri partiti: Forza Italia è al 9 per cento
Tra gli altri partiti si segnalano leggere variazioni per Forza Italia (-0,1, all'8,9%) e Fratelli d'Italia (+0,3, ora al 4,9%) mentre prende una boccata d'ossigeno la lista "di sinistra" (Sinistra italiana e Rifondazione comunista), ora al 2,9% con 0,6 punti guadagnati in sette giorni.
Resta da capire quali saranno gli equilibri nella maggioranza di governo durante la campagna elettorale per le Europee. Alzare i toni e ribattere colpo su colpo alle polemiche innescate dai propri alleati non sembra portare risultati né alla Lega né al M5s. Ma il voto del 26 maggio è lontanissimo, e prima c'è un Def tutto da scrivere.
Da una parte, ci sono la flat tax e la sterilizzazione dell'Iva. Dall'altra, il pil, il deficit e il debito. Al centro del ring il documento da scrivere e varare entro il 10 aprile. A poche ore dal varo del Def da parte del Consiglio dei ministri, non ci sono certezze né sulle misure che conterrà né sui numeri. Gli incontri informali si susseguono in questi giorni ma il vertice 'ufficiale' atteso per ieri è stato cancellato. La principale preoccupazione dell'esecutivo in queste ore è la sterilizzazione dell'Iva , forse lo scoglio più grande da affrontare, visto che da solo costa ben 23 miliardi nel 2020. L'accordo nel governo sulle strategie economiche non c'è.
Per i sondaggi i 5 stelle hanno perso un elettore su tre, ma il Pd non convince
Sondaggi, Piepoli: "Lega ha raggiunto il suo massimo"
"Salvini, sfruttando quel tipo di comunicazione, ha raggiunto il suo massimo, e quindi ora, non può che attestarsi su quei numeri - che virtualmente ne fanno il primo partito - o addirittura tendere a scendere un po'". Lo dice all'AdnKronos il sondaggista Nicola Piepoli, dopo le ultime rilevazioni che danno la Lega in flessione e il M5S in risalita.
Per il M5S, secondo l'analista siamo di fronte a un "dato statistico opposto rispetto a Salvini, i 5 Stelle, dopo il voto del 4 marzo sono rimasti a lungo su quelle percentuali, poi un normale trend di discesa, di perdita di punti, che ora rallenta e si attesta".
"Non sono fenomeni che si decidono in un giorno", avverte il fondatore dell'Istituto Piepoli. "Anche il Pd di Zingaretti, totalmente diverso da quello di Renzi risale lentamente, ma ci vorranno uno o due anni per 'rilevarne' il cambiamento".
