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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Gentiloni chiede la fiducia ma il ministro Fedeli già rischia: "Ha mentito sulla laurea"

Il neo ministro all'istruzione dichiara di essere "laureata in Scienze Sociali", in realtà ha solo ottenuto il diploma alla Scuola per Assistenti sociali. Lo staff tenta di spegnere la polemica parlando di "un infortunio lessicale" ma il caso quantomeno bizzarro rischia di esplodere al Senato dove oggi si vota la fiducia al Governo

ROMA - Mentre a viale di Trastevere Stefania Giannini consegna le chiavi del ministero della Scuola all'ex vicepresidente del Senato Valeria Fedeli esplodeva la prima polemica che investe il governo Gentiloni: il neo ministro avrebbe infatti millantato di possedere una laurea quando in verità possiede solo un diploma.

A lanciare il sasso è per primo Dagospia ma è Mario Adinolfi che su Facebook lancia il primo attacco frontale contro il ministro che non ha mai nascosto la sua simpatia per le teorie gender: "Complimenti ministro, bel passo d'inizio e complimenti a Gentiloni che a dirigere scuola e università mette non solo una che non è laureata, ma una che spaccia per laurea in Scienze Sociali un semplice diploma della scuola per assistenti sociali" scrive l'ex parlamentare Mario Adinolfi, ex Pd e già promotore del movimento "Popolo della Famiglia".

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Lo staff di Fedeli non smentisce ma spiega che si tratta di un errore lessicale che ora qualcuno sta strumentalizzando. "Il fatto che in quella stessa biografia sia anche specificato che il diploma di laurea in questione è stato conseguito all'Unsas, Scuola per assistenti sociali di Milano (e dunque non in una università)- spiegano- è la prova della sua buona fede". Va rimarcato però come quell'Unsas nominato nella descrizione dal neo-ministro non sarebbe però un'università, ma una scuola per assistenti sociali che rilascia in realtà un diploma e non qualcosa di assimilabile a una laurea, sia pur triennale.

L'equivoco, però, sembra essere stato ripetuto più e più volte, tanto che nel curriculum vitae caricato sempre sul sito del neo-ministro dell'Istruzione si legge, senza alcuna possibilità di errore: "Laureata in servizi sociali ( attuale laurea in scienze sociali)".

valeria fedeli bio-2

Il caso di Fedeli non è unico al governo. Orlando, ministro della Giustizia, si è fermato alla maturità scientifica. Beatrice Lorenzin, ministro della Sanità già presente nella legislatura di Letta, vanta una maturità classica. E Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, è perito agrario.

Bizzarro tuttavia che per la prima volta vada alla guida del ministero dell’Istruzione un non laureato. E il giallo sul titolo di studio si somma alle accuse di incoerenza. In una intervista a L’aria che tira su La7, nell’ultimo scorcio di campagna referendaria, aveva dichiarato che, non essendo attaccata alla poltrona, in caso di vittoria del No avrebbe lasciato la politica. Due settimane dopo, viene nominata ministro. 

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