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Giovedì, 28 Marzo 2024
Inchieste / Bari

Inchiesta sanità, chiesti venti mesi di condanna per Vendola

Il presidente della Puglia è accusato di abuso d'ufficio in relazione al concorso da primario di chirurgia toracica all'ospedale San Paolo. Stessa richiesta per 'Lady Asl'

Un anno e 8 mesi di reclusione: è questa la condanna chiesta dalla Procura di Bari per il governatore Nichi Vendola, a processo con l'accusa di abuso d'ufficio per la vicenda relativa al concorso da primario di chirurgia toracica all'ospedale San Paolo.



UDIENZA PRELIMINARE - Vendola è comparso questa mattina in aula per l'udienza preliminare del processo, davanti al gup del Tribunale di Bari, Susanna De Felice. Nella scorsa udienza, il governatore aveva chiesto di essere processato con rito abbreviato. Stessa richiesta avanzata oggi da Lea Cosentino, ex manager della Asl di Bari, coimputata con Vendola.

E per Cosentino l'accusa, rappresentata dal procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno e dai pm inquirenti, Francesco Bretone e Desireé Digeronimo, ha chiesto la stessa condanna di Vendola.

In apertura di udienza l'accusa ha depositato ulteriore documentazione probatoria contenente verbali di interrogatorio di Cosentino agli atti del processo in cui l'ex 'Lady Asl', come é stata ribattezzata dalla stampa, è imputata con il senatore Alberto Tedesco e altre 31 persone. I difensori si sono opposti perché, trattandosi di un processo con rito abbreviato, non dovrebbero essere ammessi atti ulteriori rispetto a quelli depositati al termine dell'indagine. 

LA VICENDA - Nel processo in corso, la Procura contesta a Vendola di aver istigato 'lady Asl' a riaprire i termini per la presentazione delle domande per accedere al concorso da primario, con l'obiettivo - ritiene la pubblica accusa - di assicurare l'assunzione quinquennale a Paolo Sardelli, poi risultato effettivo vincitore del concorso. (da Bari Today)

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