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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Conte, siparietto al vertice Nato: scherza sui migranti con Trump e Macron

Conte a Trump: "Emmanuel non mi aiuta con i migranti". Intanto il presidente statunitense, Donald Trump, ha formalmente chiesto agli alleati dell'alleanza atlantica di alzare al 4% la percentuale del Pil da dedicare alle spese per la difesa

Siparietto al vertice Nato, questo pomeriggio a Bruxelles, quando il premier italiano Giuseppe Conte ha incontrato per caso in un corridoio il presidente americano Donald Trump che parlava con il francese Emmanuel Macron.

Secondo quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi, Trump ha messo una mano sulla spalla a Conte e gli ha chiesto: "Come va con le frontiere?" Il premier italiano ha risposto, scherzando: "Bene, ma Emmanuel non mi aiuta". Poi i tre sono stati ripresi in una foto diffusa su Instagram.

Il presidente statunitense, Donald Trump, ha formalmente chiesto agli alleati della Nato di alzare al 4% la percentuale del Pil da dedicare alle spese per la difesa, nonostante la maggior parte degli alleati sia ancora lontana dall'obiettivo del 2%, fissato nel 2014 per il 2024. A renderlo noto è stato il presidente bulgaro, Rumen Radev.

Intanto nella dichiarazione finale del vertice della Nato di Bruxelles viene ufficializzata la "piena operatività" dello Hub del Comando regionale Sud di Napoli.

"L'hub contribuirà all'analisi della situazione e alla comprensione delle sfide, minacce e opportunità regionali; sosterrà la raccolta, gestione e condivisione delle informazioni; coordinerà le attività della Nato nella regione meridionale. Una potenziata attività di pianificazione ed esercitazione ci aiuterà a migliorare la capacità di anticipare e rlspondere alle crisi nella regione".

Che cosa ha stabilito il vertice Nato di oggi

Il primo punto delle 23 pagine della dichiarazione congiunta pubblicata al termine del vertice della Natoafferma che i Paesi membri "continueranno ad essere uniti e ad operare insieme, sulla base della solidarietà, degli obbiettivi condivisi e dell'equa distribuzione dei carichi" finanziari.

Il secondo punto elenca le varie minacce cui deve far fronte l'Alleanza: tra questi l'atteggiamento "aggressivo" della Russia e le crisi in Medio Oriente e in Africa che alimentano il terrorismo e il traffico di esseri umani: al terzo punto viene ribadita la disponibilità a presentare dei piani nazionali di spesa per allinearli a quanto previsto dal vertice del 2014.

I punti successivi riguardano i rapporti con Mosca, ribadendo come la Nato non rappresenti alcuna minaccia alla sicurezza russa ma anche il sostegno all'integrità territoriale e alla sovranità di Ucraina, Georgia e Moldova.

Il terrorismo, "una minaccia in tutte le sue forme e manifestazioni" è al centro dei punti 10, 11 e 12 mentre quelli successivi riguardano il rafforzamento e la preparazione militare dell'Alleanza; la cybersicurezza è affrontata nel punto 20.

I punti 29 e 30 ribadiscono la decisione di rafforzare la struttura di comando della Nato, la "spina dorsale militare" dell'Alleanza, per la quale rimane essenziale" il contributo dei singoli Paesi membri; i punti successivi riguardano la deterrenza nucleare ma anche il controllo degli armamenti convenzionali (47), con un'appello alla Russia perché torni a rispettare il relativo Trattato europeo.

Infine, l'Alleanza esprime inoltre la propria preoccupazione per i programmi nucleari nordcoreani e iraniani e ribadisce l'impegno a garantire la stabilità e la sicurezza in Afghanistan e nel Kosovo.

#NatoSummit 🤝

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