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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Italia

Vitalizi, respinto l'emendamento Richetti: salta il taglio delle indennità per i parlamentari

Dalla Manovra di Bilancio in discussione al Senato salta il taglio dei vitalizi: l'emendamento già passato alla Camera con il voto congiunto di M5s e Pd non ha superato il vaglio delle ammissibilità in commissione Bilancio

I vitalizi di 2600 ex parlamentari costano agli italiani quasi 200 milioni all'anno: a costoro vanno aggiunti altri 3.500 ex consiglieri regionali, incarico peraltro non incompatibile e c'è chi di vitalizi ne ha due, in alcuni casi tre. Un "diritto acquisito" tuonano dal Trasatlantico i tanti che hanno sostenuto l'impossibilità di rivedere tali diritti: ad opporsi sono la maggioranza dei senatori, compresi numerosi del Partito Democratico, che sono stati sempre critici nei confronti della proposta 

Da qui nasce l'ennesimo niente di fatto nel taglio dei vitalizi: l'emendamento alla legge di bilancio in Senato che prevedeva il taglio dei vitalizi non ha superato il vaglio delle ammissibilità in commissione Bilancio.

Ufficialmente la motivazione che ha portato a ritirare il provvedimento è stata la previsione dell'incostituzionalità del testo Richetti. Il deputato del PD e autore della proposta che prevedeva un taglio medio del 40% ai vitalizi degli ex parlamentari, aveva tentato di far inserire la sua legge all’interno della manovra finanziaria dopo che il testo era stato approvato dalla Camera lo scorso luglio. 

Il Pd prova a scaricare la responsabilità e sprona il presidente del Senato Pietro Grasso ad approvare una modifica al regolamento.

M5S: aboliremo noi i vitalizi, da Pd schiaffo ai cittadini

"Richetti, invece di dire stupidaggini e di fare un indegno gioco delle tre carte, potrebbe chiedere al suo collega di partito Zanda il motivo per cui il Senato ha ucciso l`abolizione dei vitalizi, così come potrebbe chiederlo al segretario del Pd, Matteo Renzi" scrive sulla sua pagina facebook il deputato del MoVimento 5 Stelle, Danilo Toninelli.

Richetti (Pd): "immobilismo Senato è vergognoso"

Il punto è solo e semplicemente uno. Chiudere questo percorso compete al Senato. Che, lo voglio ricordare, non ha nemmeno adottato la delibera di taglio drastico del vitalizio che la Camera ha approvato mesi fa. Portando a motivazione che stava arrivando la legge. Si decidano: taglio o ricalcolo. Una delle due. L`immobilismo non è dato. Se non in un atteggiamento a dir poco vergognoso". Lo scrive su Facebook il portavoce della segreteria del Pd Matteo Richetti, autore della pdl sul taglio dei vitalizi approvata dalla Camera e poi fermatasi al Senato. Che replica alle accuse per questo al Pd del MoVimento Cinque Stelle: "attaccano me perchè sono più credibile di loro..." 

Ma i vitalizi non erano stati aboliti?

Attualmente i deputati non hanno più diritto ai vitalizi, che furono aboliti alla fine del 2011 dal governo Monti. Il nuovo regolamento di Camera e Senato li ha ribattezzati “pensione dei deputati” e “pensione dei senatori”. Il metodo con cui vengono calcolate queste pensioni è diventato “contributivo”: significa che l’assegno è legato ai contributi che vengono effettivamente versati. Il risultato è stata una significativa riduzione del loro importo. 

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