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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Vitalizi, il Senato dice no all'urgenza: bagarre tra Pd e 5 stelle

Quasi tutti i gruppi hanno votato contro, con la decisione motivata da Zanda. Furia del Movimento 5 Stelle in aula contro i senatori dem: “Buffoni, buffoni”

Con un voto per alzata di mano il Senato si è espresso contro la procedura d’urgenza per l’esame della pdl Richetti che taglia i vitalizi parlamentari approvata a Montecitorio la scorsa settimana. Il voto è stato accompagnato da tensioni e urla tra il Movimento cinque stelle e i senatori del Pd

Il capogruppo dem Luigi Zanda durante il suo intervento ha detto che “c’è molta strada da fare prima che un gruppo che teorizza la democrazia dei click possa apprezzare la democrazia parlamentare, c’è chi parla di democrazia diretta nel senso che deve essere diretta da altri centri di potere”. Zanda è stato interrotto dalle urla provenienti dai banchi dei Cinquestelle, che hanno gridato anche “Buffoni, buffoni” all’indirizzo dei dem.

“Davvero non si accorgono – ha risposto Zanda – che stanno usando metodi da regime”. “Con il voto del Pd contro la procedura d’urgenza per la calendarizzazione del pdl sui vitalizi – ha dichiarato il capogruppo M5S alla Camera- Simone Valente Renzi deve ritirarsi a vita privata, come aveva già promesso di fare in caso di sconfitta al referendum. Infatti, gli accoliti del segretario del Pd a Palazzo Madama rinviano l’approvazione immediata del taglio dei vitalizi alle calende greche, come chiesto dal MoVimento 5 Stelle, che è disposto a votare il testo nel più breve tempo possibile. E’ chiaro a tutti gli italiani la colossale truffa e presa in giro del Pd nei confronti del Paese”.

E’ quanto afferma in una nota , che aggiunge: “Noi ci siamo battuti per far diventare legge questo provvedimento e per tagliare i privilegi della casta e continueremo a farlo, anche in sede di approvazione del bilancio della Camera, in cui chiederemo, fra l’altro, la cessazione del vitalizio in modo automatico, senza ulteriore deliberazione da parte dell’Ufficio di Presidenza della Camera, o quantomeno la cessazione del vitalizio parlamentare per i soggetti condannati in via definitiva a pene superiori a due anni di reclusione, e il ricalcolo dei vitalizi attualmente goduti dagli ex deputati, con il sistema contributivo previsto dalle leggi Dini e Fornero. Il Pd che farà, voterà contro?”.

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