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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Ursula Von Der Leyen eletta presidente della Commissione Ue: M5s decisivo, no della Lega

Dopo le timide aperture arriva il tweet al vetriolo del deputato leghista Borghi. L'ex ministro della difesa della Germania Ursula Van Der Leyen non ha convinto gli eurodeputati del Carroccio. Decisivi i sì dei 5 stelle dopo l'auspicio sull'introduzione di un salario minimo europeo

Ursula Von Der Leyen è il nuovo presidente della Commissione europea. La delfina di Angela Merkel ed ex ministro della difesa della Germania è stata eletta durante l'assemblea plenaria del Parlamento Europeo riunito a Strasburgo.

A sostegno della candidatura di Ursula Von Der Leyen sono arrivati 383 voti; la soglia della maggioranza assoluta era di 374 voti. I voti contrari sono stati 327, astenuti in 22 e una sola scheda nulla. 

Von Der Leyen: decisivi i 5 stelle

Come si evince dai numeri l'elezione di Von Der Leyen è stata appesa ad un filo: appena 9 voti che sanciscono come il favore accordato dai 5 stelle (14 europarlamentari) sia stato decisivo dopo il no deciso dagli eurodeputati della Lega. Ma tanti sono i voti che sono mancati ai partiti che compongono la maggioranza a Bruxelles.

La maggioranza a Strasburgo, composta dai Popolari, Socialisti e Liberali conta 444 eurodeputati. Tra franchi tiratori e schede bianche, quindi, a von der Leyen sono invece mancati, sulla carta, 75 voti dei partiti che sostengono la maggioranza.

Von Der Leyen, Borghi (Lega): "Solo insulti"

Tutt'altro che politicamente corretta la reazione del deputato della Lega Claudio Borghi che su twitter si lascia andare ad un commento un po' sopra le righe: "Penso solo insulti" accompagnato dall'hastag "

La Lega avrebbe trattato fino all'ultimo momento con la candidata presidente per provare ad ottenere rassicurazioni sull'obiettivo dell'Italia, quello del commissario alla Concorrenza, che Matteo Salvini vorrebbe fosse il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Giancarlo Giorgetti. Ma alla fine queste rassicurazioni non sono arrivate: von der Leyen sembrerebbe voler optare per la la danese Margrethe Vestager, che già occupa la carica. Da qui la decisione della Lega di votare contro.

Votazione candidata presidente della Commissione Europea: la diretta

Intanto, dopo le timide aperture delle ultime ore dall'Europarlamento arrivano le conferme di come l'ex ministro della difesa della Germania non avrà i voti della Lega. "In coerenza con il mandato ricevuto dagli elettori, la Lega non voterà la candidata Ursula Von Der Leyen alla presidenza della Commissione Europea, in quanto espressione dell’establishment attuale e quindi non rappresenta un segnale di cambiamento". Lo spiega in una nota Luisa Regimenti, eurodeputata della Lega.

Von Der Leyen, la Lega vota contro

"Il gruppo Identità e Democrazia - sottolinea - è l'unica opposizione che non scende a compromessi con il blocco franco-tedesco" sottolinea l'Europarlamentare leghista Antonio Rinaldi"Si apra un dibattito anche all'interno del centrodestra perché sinceramente non so cosa ci sia da discutere con chi vuole più Merkel e più Macron in Europa. Oggi è nato ufficialmente il Patto del cavoletto fra Pd e M5s".

Il ministro degli Affari Europei Lorenzo Fontana ha spiegato come il discorso fatto dalla politica tedesca era "troppo spostato a sinistra" cosa che "ha irrigidito molto gli europarlamentari". Sembra quindi scontato il voto contrario degli europarlamentari "sovranisti" del gruppo della Lega così come quello dei conservatori e riformisti cui appartiene Fratelli d'Italia.

Nel suo discorso la candidata alla presidenza della Commissione Ursula Von Der Leyen ha accolto molte delle richieste di socialdemocratici e verdi. E anche il M5s ha apprezzato l'invito alla formulazione di un salario minimo europeo avanzata dalla "Lady di ferro" in forza al Partito Popolare europeo.

Chi è Ursula Von Der Leyen

Ursula von der Leyen è nata e cresciuta a Ixelles, uno dei Comuni che compongono Bruxelles. Il padre Ernst Albrecht fu direttore generale in Commissione europea per poi diventare premier della Bassa Sassonia. Laureata in Medicina, ha studiato anche Economia e parla correntemente inglese e francese. Sposata con un professore di medicina, membro di una famiglia aristocratica attiva nel tessile, Ursula von der Leyen ha sette figli e si è molto battuta per aiutare le donne con prole che lavorano.

La sua carriera politica era iniziata all’età di diciotto anni ma la prima investitura arriva nel 2001 quando ottiene un mandato locale presso la regione di Hannover e nel febbraio del 2003 l'elezione a deputata per il Landtag della Bassa Sassonia. 

Nel novembre 2005 fortemente voluta dalla Merkel diventata ministro della Famiglia, poi riconfermata nel 2009. Dopo le dimissioni di Franz Josef Jung, prende l'incarico di ministro del lavoro e degli affari sociali prima di subentrare nel dicembre del 2013 come prima donna a capo del ministro della Difesa di Berlino. Qui inizia una linea fortemente atlantista.

Durante la crisi greca von der Leyen si distinse per la sua linea da 'falco', riuscendo a irritare persino Wolfgang Schauble: secondo quanto riportano il Guardian e il Financial Times, disse che la Grecia avrebbe dovuto mettere riserve auree o asset industriali a garanzia degli aiuti ottenuti dall'Ue. I suoi colleghi di partito presero le distanze, facendo notare che i piani di salvataggio della Grecia contenevano già condizioni abbastanza dure. Schauble dichiarò alla rivista Focus, secondo il Guardian, che tenere a bada la crisi in mezzo a colleghi simili era come "attraversare con una candela accesa una stanza piena di nitroglicerina".

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