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Venerdì, 19 Aprile 2024

Accordo commerciale Ue e Giappone: "Nasce la più grande area di libero scambio al mondo"

Stop a quasi tutti i dazi, tutele per le indicazioni geografiche tipiche e standard comuni su protezione dati, ambiente e lavoro. A differenza del libero scambio con il Canada, il Ceta, questo accordo non è osteggiato dal governo italiano

Con una cerimonia che si è svolta a Tokyo, l'Unione europea ha firmato un accordo di libero scambio con il Giappone. Ospiti del premier Shinzo Abe, erano presenti il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk e il presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker.

L'intesa risulta ad oggi la più grande mai negoziata dall'Ue, e di fatto puntando a creare una zona di libero scambio equivalente a un terzo del Pil globale e coinvolgendo 600 milioni di persone. Ma ha una valenza simbolica che deriva anche dall'arrivare contestualmente agli attriti globali innescati dai dazi del presidente Usa Donald Trump.

A differenza del libero scambio con il Canada, il Ceta, questo accordo non è osteggiato dal governo italiano. "Nel caso dell'accordo con il Giappone vediamo più tutelata l'agricoltura italiana rispetto al Ceta e quindi siamo d'accordo e si va avanti”, ha spiegato il ministro dell'Agricoltura, Gian Marco Centinaio, arrivando a Bruxelles per il Consiglio Ue Agricoltura, ricordando che “anche il ministro Luigi Di Maio in più di un'occasione si è espresso positivamente.

Come spiega sul sito del Movimento 5 stelle l'eurodeputata Tiziana Beghin l'accordo tra Ue e Giappone rimuoverà i dazi doganali nipponici su vino, pasta, formaggio e altri prodotti e dal punto di vista agricolo “non c'è nessuna competizione diretta tra agricoltori italiani e giapponesi e l'unico prodotto che avrebbe potuto causare problemi, il riso, è escluso”. Inoltre l'accordo “garantirà la tutela di 46 indicazioni protette italiane”. Beghin spiega poi che verranno tolti i dazi nel settore della moda, dove il nostro paese eccelle, e in altri settori che sono tra quelli in cui è maggiore il nostro export verso l'isola come macchinari industriali, prodotti farmaceutici e chimici. Infine, cosa importante per il Movimento, non è previsto l'Isds, il tribunale per la risoluzione delle dispute tra investitori e Stato.

Ad opporsi sono invece i Verdi che temono che possa portare a una privatizzazione dell'acqua pubblica in Italia.

Area di libero scambio per 600 milioni di persone

L'intesa è articolata su molti settori e prevede il venir meno dei dazi giapponesi su vari prodotti caseari e sul vino Ue, libero scambio o assenza di dazi sulle carni di maiale ma anche tutele sui prodotti a indicazione geografica tipica.

L'accordo prevede anche nuove aperture sui servizi, tra cui le telecomunicazioni, l'e-commerce e i trasporti e prevede un periodo di transizione di 7 anni sull'auto prima della totale eliminazione dei dazi e coinvolge anche lo sviluppo sostenibile.

L'Unione europea cancellerà le imposte sul 99% delle merci giapponesi, garantendo, tra l'altro, una maggiore apertura distribuita su un periodo di 8 anni per il mercato automobilistico, e nell'arco di 6 anni sugli apparecchi televisivi. 

Libero scambio Ue-Giappone, ecco a chi interessa

Agricoltura

Per quanto riguarda le esportazioni agricole dall'Ue, l'accordo prevede:

  • rottamare i dazi giapponesi su molti formaggi come il Gouda e il Cheddar (che attualmente sono al 29,8%) e sulle esportazioni di vino (attualmente al 15% in media);
  • consentire all'Ue di aumentare sostanzialmente le sue esportazioni di carni bovine verso il Giappone, mentre per quanto riguarda la carne suina vi sarà un commercio esentasse di carni trasformate e quasi il commercio esente da dazi per le carni fresche;
  • assicurare la protezione in Giappone di oltre 200 prodotti agricoli europei di alta qualità, le cosiddette indicazioni geografiche e la protezione di una selezione di indicazioni geografiche tipiche giapponesi nell'Ue.

Gli altri punti dell'accordo

L'accordo apre anche i mercati dei servizi, in particolare i servizi finanziari, l'e-commerce, le telecomunicazioni e i trasporti. Inoltre:

  • garantisce alle imprese dell'Ue l'accesso ai grandi mercati degli appalti di 48 grandi città giapponesi e rimuove gli ostacoli agli appalti nel settore ferroviario economicamente importante a livello nazionale;
  • si rivolge a sensibilità specifiche nell'Ue, ad esempio nel settore automobilistico, con periodi di transizione fino a 7 anni prima dell'eliminazione dei dazi doganali.

L'accordo comprende anche un capitolo completo sul commercio e lo sviluppo sostenibile, stabilisce standard molto elevati in materia di lavoro, sicurezza, ambiente e tutela dei consumatori, rafforza gli impegni dell'Ue e del Giappone in materia di sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici e salvaguarda pienamente i servizi pubblici.

Fonte: EuropaToday →
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