PECHINO - Le autorità cinesi hanno iniziato a cercare nel proprio territorio il Boeing 777 della Malaysia Airlines, scomparso l'8 marzo scorso. Lo conferma China Daily, citando l'Ambasciatore cinese a Kuala Lumpur. Pechino ha avviato le ricerche nelle regioni del paese situate "nel corridoio aereo nord" che l'aereo potrebbe aver attraversato, stando alle informazioni raccolte dai satelliti.

L'Ambasciatore Huang Huikang ha poi fatto sapere che dall'inchiesta condotta sui 153 passeggeri cinesi presenti a bordo del velivolo non è emerso alcun elemento che possa far sospettare qualcuno di loro di legami terroristici o dirottamento aereo. "Non ci sono prove del fatto che passeggeri cinesi possano aver dirottato l'aereo o essere responsabili di un attacco", ha detto.

I familiari dei passeggeri cinesi del Boeing 777 della Malaysia Airlines scomparso l'8 marzo scorso hanno minacciato uno sciopero della fame per avere risposte dalle autorità di Kuala Lumpur su quanto accaduto ai loro cari. "Non abbiamo informazioni e tutti sono comprensibilmente preoccupati", ha detto Wen Wancheng, che ha un figlio sul volo.

"L'Ambasciatore della Malaysia dovrebbe venire di persona, ma non lo fa", ha sottolineato l'uomo nell'albergo di Pechino dove si tengono incontri quotidiani tra i familiari e i funzionari della compagnia aerea. "Le famiglie sono molto insoddisfatte. Per questo si sente parlare di 'sciopero della fame'", ha aggiunto. Due terzi delle 239 persone a bordo del volo sono cinesi.