L'amianto continua a uccidere: adesso muoiono anche i professori
Dal 1993 almeno 60 docenti sono deceduti per tumori correlati all'esposizione, e il picco è stato registrato negli ultimi anni: l'inchiesta dell'Espresso
Farà discutere a lungo l'articolo di Paolo Fantauzzi sull'Espresso. Amianto, ora iniziano a morire anche i professori. Secondo le stime più recenti infatti l'amianto nelle scuole è un problema sottovalutato: dal 1993 almeno 60 docenti sono deceduti per tumori correlati all'esposizione, e il picco è stato registrato negli ultimi anni.
Il sospetto è ormai quasi una certezza: alcuni insegnanti che insegnando dietro a una cattedra hanno respirato per anni le polveri di asbesto muoiono come coloro che hanno lavorato nei famigerati stabilimenti dell'Eternit.
I numeri parlano chiaro. Il Registro nazionale mesoteliomi istituito presso l’Inail (censisce le neoplasie legate all’amianto nel 2012, ultimo anno analizzato) rivela 63 casi nel comparto istruzione: 41 uomini e 22 donne. Le professioni interessate non lasciano molto spazio ai dubbi, in "testa alla classifica" ci sono i lavoratori della scuola: 25 insegnanti, 6 bidelli, 5 tecnici di laboratorio.
Tutti accomunati dall’aver trascorso anni e anni in aule e costruzioni “imbottite” di eternit: spruzzato per coibentare le tubazioni o usato in pannelli da isolante termico e antincendio, come è avvenuto a lungo in tutti gli edifici pubblici. Nelle scuole era facile trovare cartoni e tessuti d’amianto nei laboratori tecnici.
La risposta dello Stato appare insufficiente. Le istituzioni non sanno nemmeno quante sono le scuole da bonificare. Secondo una stima delll’Osservatorio nazionale amianto sono oltre 2mila. "Le uniche somme a fondo perduto sono i 150 milioni stanziati da Letta, il governo Renzi nonostante le promesse non ha messo in campo alcun intervento significativo" dice all'Espresso il presidente della onlus Ezio Bonanni.
