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Venerdì, 29 Marzo 2024

Film antisionista nelle scuole, è bufera sull'Anpi

Polemiche a Biella, dove l'Associazione nazionale partigiani d'Italia voleva proiettare nelle scuole un film antisionista: 'Israele, il cancro'. La Provincia di Biella nega il permesso

Polemiche a Biella, dove l'Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) voleva proiettare nelle scuole un film antisionista: 'Israele, il cancro'. La Provincia di Biella nega il permesso all'Anpi, la cui sezione della Valle Elvo, aveva chiesto ospitalità nelle scuole locali per la proiezione di "un documentario", senza specificare l'argomento.

"Solo dagli organi di stampa - dicono a Repubblica dagli uffici provinciali - abbiamo avuto modo di prendere conoscenza della natura della proiezione: non un documentario come indicato da Anpi, ma un film di una regista (Samantha Comizzoli), che ha come caratteristica la narrazione di fatti e avvenimenti interpretati secondo il suo pensiero, e quindi in modo non oggettivo".

"Gli istituti scolastici - afferma il presidente, Emanuele Ramella - non sono il luogo deputato a ospitare eventi che possano rappresentare un pensiero di parte su argomenti di rilievo politico, che vanno affrontati in altre sedi. Ho dunque ritenuto opportuno, oltreché corretto, revocare la concessione di utilizzo dell'aula scolastica concessa dal responsabile".

La presa di posizione dell’Unione di Associazioni Pro Israele era stata subito durissima, com il vicepresidente Alessandro Bertoldi che parlava di “istigazione all’odio razziale e vilipendio di uno Stato estero” e chiedeva l’intervento della Procura per impedire la proiezione del documentario". "Sono necessari imminenti chiarimenti e le più rapide scuse ufficiali dell'Istituto scolastico nei confronti dello Stato d'Israele – scriveva ancora Bertoldi -. Non possiamo accettare che fatti come questo avvengano nel nostro Paese ed in particolare in luoghi sacri per la formazione dei futuri cittadini italiani, come le scuole. Chiediamo con forza che l'Amministrazione comunale e alle istituzioni coinvolte, come al direttivo nazionale Anpi, che prendano le distanze da quel filmato e riconoscano il gravissimo errore cercando di porvi rimedio".

Fonte: La Repubblica →
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