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Sabato, 20 Aprile 2024

"I politici vogliono i voti poi non fanno niente": cittadini decidono l’astensione di massa

Melania Carnevali sul Fatto Quotidiano di oggi racconta nel dettaglio l'incredibile vicenda di Fontia, frazione di Carrara, circa 200 abitanti, dove i residenti sono sfiduciati guardando le strade franate e mai aggiustate, e un parco di antenne posizionato nella piazza del belvedere accanto alla chiesa. Nasce quindi un'idea: nessuno, ma proprio nessuno, andrà a votare alle prossime elezioni regionali del 31 maggio 2015

"I politici vogliono solo voti”: e così il borgo si riunisce e decide l’astensione di massa. Una decisione drastica, che fa notizia, e che chissà, forse sarà presa a modello da altri paesi italiani in cui la cosiddetta "antipolitica" guadagna sempre più consensi tra la popolazione.

Melania Carnevali sul Fatto Quotidiano di oggi racconta nel dettaglio l'incredibile vicenda di Fontia, frazione di Carrara, circa 200 abitanti, dove i residenti sono sfiduciati guardando le strade franate e mai aggiustate, e un parco di antenne posizionato nella piazza del belvedere accanto alla chiesa. Nasce quindi un'idea: nessuno, ma proprio nessuno, andrà a votare alle prossime elezioni regionali del 31 maggio 2015.

"La politica è sorda e cieca, ha abbandonato Fontia" secondo Cristiano Corsini, presidente del comitato di cittadini Vivere Fontia e della Pro loco. Da anni i residenti chiedono in tutti i modi che le amministrazioni sistemino le strade e spostino le antenne che rovinano paesaggio e salute. Nessuno ha dato loro retta, e quindi adesso scatta la "rivolta bianca".

Non è stata una decisione presa a cuor leggero, come spiega Franco Grassi, ex militante della sezione giovanile del Pci: "Non votare mi fa venire la pelle d’oca ma abbiamo esaurito tutte le forme di protesta. Siamo dimenticati, isolati dal resto della città. Paghiamo le tasse ma non abbiamo diritto nemmeno alla sicurezza. La strada rischia di crollare da un momento all’altro".

Nella strada provinciale che collega il paese alla città – appena 4 chilometri - si sono verificate sei frane in sei anni, dal 2009, una per ogni anno e più di una ogni chilometro. La più pericolosa è quella risalente al 2012, quando parte di un uliveto è finito giù, portandosi via mezza carreggiata e andando a tappare un canale che poi è esondato, provocando non pochi danni in città. La parte di monte franata non è mai stata messa in sicurezza

Fonte: Il Fatto Quotidiano →
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