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Giovedì, 18 Aprile 2024

L'attentatore di Manchester "finanziato" con i soldi statali per gli studenti universitari

Salman Abedi non ha mai lavorato ma era riuscito a racimolare i soldi per i viaggi in Libia e per organizzare l'attentato grazie ai contributi che il Regno Unito garantisce agli studenti

Un fiume di denaro che dalle tasche dei contribuenti britannici è finito nelle tasche dell'attentatore suicida di Manchester. Secondo il quotidiano Telegraph Salman Abedi ha usato i prestiti degli studenti finanziati dal contribuente per finanziare sia i suoi viaggi all'estero sia per i suoi viaggi in Libia. 

Migliaia di sterline di fondi statali finiti a finanziare la bomba con cui ha portato il terrore: in un negozio di Manchester avrebbe infatti acquistato del perossido di idrogeno utilizzato per costruire la bomba. 

Un ex detective ha affermato che gli jihadisti si iscrivono a corsi universitari per raccogliere i prestiti che lo stato britannico garantisce agli studenti e su cui peraltro non vi è poi alcun tipo di controllo.  Si pensa che Abedi abbia ricevuto almeno 7.000 sterline durante l'anno accademico 2016.

Salam Abedi, 22, non ha mai tenuto un lavoro, secondo i vicini e gli amici, ma è stato in grado di viaggiare regolarmente tra il Regno Unito e la Libia. Abedi inoltre aveva anche fondi sufficienti per acquistare materiali per la sua sofisticata bomba mentre viveva in una casa affittata nel sud di Manchester.

Sei settimane prima dell'attentato Abedi affittò una seconda proprietà in un blocco di appartamenti a Blackley otto miglia dalla sua casa, pagando 700 sterline in contanti. Aveva poi abbastanza soldi per affittare una terza proprietà nel centro di Manchester, da dove partì con uno zaino che conteneva la bomba.

Abedi ha anche ritirato 250 sterline in contanti tre giorni prima dell'attacco e ha trasferito 2.500 sterline al suo fratello minore Hashim in Libia, che ora è accusato di conoscere in anticipo dei propositi terroristici.

David Videcette, ex detective della polizia metropolitana che ha lavorato all'indagine di bombardamenti di Londra, ha dichiarato del sistema dei prestiti studenteschi: "È un modo semplice per un terrorista andare avanti e finanziare le proprie attività a scapito del contribuente. Tutto quello che devi fare è entrare nell'università e poi andare via. Spesso non hanno intenzione di tornare"

Il professor Anthony Glees, direttore del Centro per gli studi sulla sicurezza e l'intelligence dell'Università di Buckingham, ha dichiarato: "Il sistema britannico rende i fondi prontamente disponibili agli studenti jihadisti senza effettuare controlli su di essi. Ci deve essere un'indagine su questo ".

Un cugino del kamikaze di Manchester, che gestisce un negozio da barbiere, è stato inoltre arrestato in relazione all’attacco terroristico.

Sale così a tredici il numero degli arresti effettuati nei giorni recenti: undici persone restano detenute, mentre due sono state scarcerate senza accuse. La polizia è convinta di aver identificato la maggior parte dei componenti dell’organizzazione responsabile dell’attentato.

Fonte: Telegraph →
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