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Venerdì, 29 Marzo 2024

Auto finisce in un fossato, camionista accosta e salva due bimbe e la madre

A bordo della vettura c'era anche il papà che è stato poi soccorso dai vigili del fuoco. L'incidente è avvenuto sotto gli occhi di Jonus Bendaj che era alla guida del suo camion e che si è fiondato sull'auto ribaltata: "Pensavo stesse andando a fuoco"

"Pensavo stesse andando a fuoco tutto e mi sono fiondato nell'abitacolo dell'auto ribaltata. Ho estratto la bimba più piccola, poi la seconda, infine la madre. Il padre era rimasto incastrato e l'unica cosa che ho potuto fare è stata bagnarlo con dell'acqua per farlo rinvenire, mentre stavano arrivando i soccorsi. Sono stati poi i Vigili del Fuoco a liberarlo e farlo trasportare in ospedale".

A parlare è Jonus Bendaj, il camionista albanese che lo scorso 30 agosto ha soccorso una famiglia rimasta vittima di un incidente sull’autostrada A13, tra Altedo e Bologna Arcoveggio.

L’auto su cui viaggiavano è stata tamponata da un tir ed è finita in un fosso. La polizia stradale ha poi scoperto che il mezzo pesante che ha causato lo schianto aveva il cronotachigrafo alterato, un espediente che consentiva al conducente di barare su velocità e tempi di guida registrati.

L'incidente è avvenuto sotto gli occhi di Bendaj che era alla guida del suo camion e che a sangue freddo ha accostato precipitandosi verso la vettura, dalla quale provenivano le urla dei passeggeri oltre che una nuvola di fumo.

Il salvataggio è stato immortalato dalla fotocamera del suo cellulare, che teneva in mano nel momento dei soccorsi: "La fotocamera si è attivata mentre avevo in braccio la bambina - spiega a BolognaToday - e il video girato ha il senso di sensibilizzare le persone perchè a mio avviso troppe auto si sono dimostrate indifferenti di fronte alla scena dell'incidente, mentre io mi sarei aspettato altri aiuti da parte degli automobilisti".. Ma non tutti saprebbero cosa fare e come salvaguardare la propria incolumità: Bendaj ha infatti chiamato subito i soccorsi e l'intervento è stato immediato.

Lei e la famiglia coinvolta vi siete messi in contatto? "No, io ho provato a chiamare l'ospedale per sapere come stanno, ma non mi hanno detto nulla per ragioni di privacy. Spero che stiano tutti bene e che si siano ripresi dallo spavento". Jonus non ci tiene ad essere chiamato eroe. Anzi. L’unica cosa che conta è che si siano salvati tutti: “Dio ha voluto così”.

Fonte: BolognaToday →
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