Bambino di 8 anni litiga con la sorellina e si impicca al letto a castello
L'intera comunità di Pontypool, in Galles, è sotto shock. Nessuno riesce a farsene una ragione
Il dramma ha scosso l'intero Galles. Christopher Furniss-Roe, un bambino di 8 anni, era stato sgridato da mamma e papà per un normale litigio con la sua piccola sorellina. Era stato quindi mandato in camera sua. Non sentendo però rumori provenire dalla camera da letto del bambino, un quarto d'ora dopo i genitori sono andati a controllare e hanno trovato Chris impiccato al suo lettino a castello. Vani tutti i soccorsi, il bambino è morto il giorno successivo.
L'intera comunità Pontypool, in Galles, è sotto shock. Nessuno riesce a farsene una ragione. Tutto inizia con un secchiello da spiaggia rotto, una piccola zuffa tra fratello e sorella, la "normale" decisione del padre di mandare per un po' il suo amato figlio in cameretta. Christopher è stato ricoverato in fin di vita, ma purtroppo non c'era nulla da fare. I genitori hanno acconsentito a staccare la spina.
Un'inchiesta è stata aperta per fare luce sull'accaduto. Chris era sereno quel giorno, e felice per il bel risultato che aveva ottenuto nella corsa organizzata dalla scuola nel giorno dello sport. L'ipotesi degli inquirenti è che il bimbo non avesse alcuna intenzione di uccidersi: "Ha finto di impiccarsi per ottenere il perdono". La tragedia si è consumata nel giro di pochi secondi.
