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Venerdì, 19 Aprile 2024

Baby migrante sbarcato solo in Calabria: ora si cercano i genitori del piccolo Cisse

In attesa di rintracciare i genitori, il bambino è ospitato da una famiglia di Rossano, in provincia di Cosenza

Il papà dovrebbe trovarsi in Francia, la mamma invece è prigioniera in Libia. Vanno avanti senza sosta le ricerche dei genitori del piccolo Cisse Namory Cheik, un bambino di 5 anni originario della Costa d'Avorio approdato a Corigliano Calabro, nel cosentino, lo scorso 15 luglio, insieme ad altri novecento migranti.

Il bimbo, come racconta TgCom24, ha affrontato da solo la traversata del Mediterraneo, su un barcone. Era partito dalla Costa d'Avorio con la mamma e insieme avevano raggiunto la Libia col desiderio di partire vero l'Europa. La donna, però, non aveva abbastanza denaro per pagare agli scafisti la traversata di entrambi ed è stata rinchiusa in un lager insieme al figlioletto. Cisse è riuscito a fuggire e si è imbarcato con un compagno di viaggio a cui la madre aveva chiesto di prendersi cura di suo figlio. E così è arrivato in Italia. Scrive TgCom24:

La madre voleva far ricongiungere Cisse con suo padre, che si trova per ora in Francia. Una Ong sta cercando di rintracciarlo, anche grazie a un biglietto con un elenco di numeri di telefono che il bimbo aveva con sé al momento dello sbarco: la speranza dei ricercatori è che ci sia anche quello del padre. La stessa organizzazione si sta occupando anche di identificare il campo in cui è tenuta prigioniera la madre.

Al momento, Cisse è ospite di una famiglia calabrese che lo ha accolto e lo sta curando.

Fonte: TgCom24 →
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