Abbandonano il figlio in casa per drogarsi: bimbo muore dopo ore di agonia
Il piccolo Braydon è morto di ipotermia, nella sua culla: i suoi genitori lo hanno lasciato solo in una stanza per quasi 38 ore mentre preparavano metamfetamine
ST. CHARLES (STATI UNITI) - Un bambino di appena due anni è morto dopo essere stato abbandonato per più di due giorni dai suoi genitori che erano andati a drogarsi.
Pochi giorni prima di Natale, il 18 dicembre, Lucas Russel Barnes e Kathleen Peacock hanno chiuso il piccolo Braydon in uno stanzino della loro casa-mobile, una vecchia e fetida roulotte, con a scaldarlo soltanto una piccola stufetta. Il piccolo è rimasto lì per ore, senza che nessuno si curasse di lui, mentre Lucas e Kathlenn preparavano metamfetamine.
Il fragile organismo di Braydon non ce l'ha fatta e il bambino è morto, nella sua culla, di ipotermia. Quando sono arrivati paramedici, Braydon era appena morto. Sua madre lo aveva sentito lamentarsi e piagnuclare, ma aveva preferito continuare a drogarsi, anziché andare a vedere come stava il bambino.
La polizia ha trovato la casa-mobile in condizioni di totale abbandono, ricoperta di rifiuti di qualsiasi genere e persino con tracce di feci "in posti dove non avrebbero esserci", come ha detto il procuratore distrettuale che ha incriminato la coppia. Le analisi hanno dimostrato che il povero Braydon non aveva mangiato niente per almeno due giorni ed era in condizioni di grave malnutrizione.
Barnes e Peacock sono ora accusati di abusi su minore e di aver fabbricato metamfetamine in casa alla presenza di bambino. Se saranno giudicati colpevoli, i due sconteranno dai 10 ai 30 anni di galera per ogni accusa. Il nonno di Braydon ha aperto una sottoscrizione su GoFundMe per raccogliere i soldi necessari a pagare il funerale di questo povero, sfortunato angelo.
