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Venerdì, 19 Aprile 2024

Barriere architettoniche in città: il racconto di una giornata con un disabile

Per "testare" la città di Torino, Valentina Ferrero di TorinoToday ha passato una giornata con Federico, ragazzo disabile in carrozzina: ecco il racconto

TORINO - Nella giungla metropolitana non è facile rendersi conto di quanti siano, in realtà, gli ostacoli che una persona disabile deve affrontare per compiere un semplice percorso. E non stiamo parlando delle solite buche, dei ciottolati retrò che serpeggiano per il centro storico e che, per ovvi motivi, non possono essere modificati. Parliamo della modernissima via Roma e delle vie limitrofe, gremite di negozi e luoghi pubblici. Torino è davvero una città agibile a tutti?

Per darci e darvi una risposta, abbiamo passato una giornata con Federico Fecchio, ragazzo disabile, in carrozzina dopo un brutto incidente all'età di 17 anni. Con il suo aiuto, abbiamo voluto testare la nostra città, mettendola a "prova di disabile" ed il risultato, in effetti, ci ha lasciato sconcertati.

Con Federico ci siamo incontrati in piazza Carlo Felice, sotto i portici a ridosso di piazza Luigi Lagrange: "Scusate il ritardo - si difende Federico - ma in questa città, trovare un parcheggio per disabili libero è un'impresa!". Ed ecco il primo problema. Sì, perché a quanto pare, di parcheggi per disabili non registrati, ovvero quelli fruibili da chiunque, a Torino, se ne contano davvero pochi. Per non parlare di quelli sotterranei: mentre alcuni sono agibili 24 ore su 24, altri, invece, presentano non pochi disagi, specialmente nelle ore notturne. Come quello in piazza Carlo Felice, proprio davanti ai nostri occhi.

Fonte: TorinoToday →
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