Berlusconi sarà giudicato dal padre del pm "intimo" di Nicole Minetti

Niente crisi di governo collegata al fronte giudiziario. La linea di Berlusconi è quella dell'attesa. Che i falchi restino nei loro nidi. L'ex premier è infatti assolutamente convinto che la Cassazione darà ragione alla sua linea difensiva. E poco importa l'avvertimento di Schifani: "Se Berlusconi fosse condannato all’interdizione dai pubblici uffici, sarebbe molto difficile che un Pdl acefalo del suo leader possa proseguire l’esperienza del governo Letta". Per ora nessuna sfiducia a Enrico Letta.

Il motivo? E' molto più semplice di quanto si possa pensare. Nel collegio giudicante non c'è nessuna "toga rossa". Da qui la certezza di Berlusconi di essere assolto.

CHI LO GIUDICHERA' - Come riporta l'Huffington Post, "lo stampo dei cinque giudici è chiaramente conservatore. Non solo. Altro elemento che rasserena Berlusconi è che il relatore della Sezione feriale è Amedeo Franco, consigliere della III sezione penale della Cassazione. È la sezione che ha già salvato Berlusconi una volta, prosciogliendolo dall'accusa di frode fiscale nel processo Mediatrade".

E non è ostile nemmeno il presidente del collegio, Antonio Esposito. Che è il padre di Ferdinando Esposito, pm milanese conosciuto dal grande pubblico per le sue cene con Nicole Minetti. Fatto su cui il Csm ha aperto un fascicolo, trattandosi di rapporti tra un pm e un’imputata del processo Ruby 2. Anche il pg Antonio Mura è uomo di punta di Magistratura Indipendente, la corrente di destra delle toghe, di cui è stato presidente.

PARTITA APERTA - Per il super-avvocato Franco Coppi la partita è quindi apertissima. Ecco perché optare politicamente per la linea dura, in questa situazione, potrebbe essere un autogol. "Provocare i giudici è come tifare per la condanna". Quindi calma, sangue freddo e un avviso: "Non destabilizzare il governo".