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Martedì, 16 Aprile 2024

La bolletta elettrica gli arriva otto anni dopo: "Tempo e soldi spesi per contestarla"

Succede a Roma dove un utente si è visto recapitare una bolletta datata 2008 e già andata in prescrizione da anni. La vicenda raccontata dall'Aduc

Una bolletta elettrica arriva con 8 anni di ritardo. Succede a Roma dove, come riferisce l'Aduc, un utente si è visto addebitare sul proprio conto corrente l’importo di una bolletta già andata da tempo in prescrizione (bastano cinque anni).  

L'ENI, infatti, ne avrebbe preteso comunque il pagamento e solo dopo l’avvio di una procedura di conciliazione con il garante, l’utente si è visto riconoscere le proprie ragioni. Ma andiamo con ordine. Tutto inizia nel giugno 2017 quando l’associazione dei consumatori riceve la segnalazione di un associato per una bolletta del 2008-2009 “con tutta evidenza prescritta visto che sono passati più di 5 anni". 

La richiesta di annullamento

Su suggerimento dell'Aduc, l'utente cancella l'addebito automatico del pagamento della bolletta sul suo conto corrente e invia all’ENI una richiesta di annullamento della bolletta per prescrizione. Per tutta risposta, però, scrive l’associazione dei consumatori, "l'ENI invia una lettera nella quale rileva la cancellazione dell'addebito bancario e chiede il pagamento della bolletta, allegando il bollettino postale". Come dire: la richiesta di cancellazione viene totalmente ignorata, ma guarda caso la società "riscontra, molto rapidamente, la cancellazione dell'addebito bancario e sollecita il pagamento". 

La procedura di conciliazione

Il 21 luglio l’ENI redige una lettera con la quale comunica che annulla il pagamento della bolletta, scaricando la responsabilità del ritardo sul concessionario del servizio di distribuzione, cioè su  ACEA. La lettera però non arriva né all'Aduc, né tantomeno all'utente che così inizia una procedura di conciliazione presso il garante pubblico Acquirente Unico.

Per farla breve, solo ieri, 19 settembre, l’ENI riconosce definitivamente che la bolletta è stata prescritta. Nel frattempo però sono passati tre mesi. Morale della favola? "Tutti questi passaggi hanno comportato tempo e soldi spesi dall'utente e dall'Aduc", scrive l'associazione dei consumatori.

"Se ENI e ACEA sbagliano, dovrebbero pagarne le conseguenze. Un servizio ha un costo, un disservizio un altro. Come fare è un problema loro, non degli utenti".

Fonte: Aduc.it →
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