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Giovedì, 25 Aprile 2024

Siti inquinati, alzati i limiti delle sostanze pericolose

Con il dl Competitività si possono aumentare gli scarichi in mare degli stabilimenti industriali e alza fino a 100 volte i limiti di sostanze cancerogene o pericolose per la salute: "Colpo di spugna per le bonifiche"

Nonostante l'ottimismo del ministro Gian Luca Galletti, che ha ribattezzato "ambiente protetto" la parte di sua competenza del decreto legge "Competitività", il provvedimento crea rammarico e preoccupazione. Sono le associazioni ambientaliste in prima linea contro il decreto: "Un colpo di spugna vergognoso sulle bonifiche". In effetti alcuni passaggi del documento sembrano andare in quella direzione.

Un esempio? Le zone militari, spesso inquinate da metalli pesanti e sostanze radioattive, necessitano di bonifiche e per risolvere questo problema, il dl del Governo sembra aver escogitato uno stratagemma: alzare il limite dei valori consentiti.

Inoltre per gli impianti industriali di grandi dimensioni potranno produrre scarichi in mare in base alla produzione: più si produce, più sarà possibile scaricare. Un aspetto particolarmente sentito dalle aziende, come mostra la vicenda della Solvay, l’azienda chimica che nei mesi scorsi ha patteggiato una multa proprio per aver sforato per anni i limiti imposti allo stabilimento di Rosignano (Livorno).


"Si cerca di chiudere 'la stagione dei veleni', privatizzando le operazioni per risparmiare. Ma è solo un colpo di spugna vergognoso: alzare i limiti di contaminazione non vuol dire risolvere i problemi ma solo nascondere polvere sotto il tappeto" commenta Augusto De Sanctis, del Coordinamento nazionale siti contaminati, realtà che raduna una quarantina di comitati e associazioni attive sul tema delle bonifiche.

Fonte: L'Espresso →
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