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Giovedì, 25 Aprile 2024

Crisi, boom di affitti non pagati: i proprietari sono in difficoltà

A Roma, nel 40% dei casi si registra almeno una rata non pagata. A Milano la percentuale scende al 25%, ma sale oltre il 50% a Napoli.

Quasi il 50% dei proprietari che affittano casa denunciano mensilita' di affitto non pagate, causa crisi.

I dati di un'indagine dell'Adnkronos, condotta presso le associazioni territoriali che rappresentano gli inquilini e i proprietari di case in affitto, sono allarmanti e significativi.

Evidente una marcata disomogeneita' sul territorio nazionale. A Roma, nel 40% dei casi si registra almeno una rata non pagata. A Milano la percentuale scende al 25%, ma sale oltre il 50% a Napoli. In media, circa il 20% del totale degli affitti registrati arriva a una situazione di insolvenza che giustificherebbe la richiesta di sfratto. Una soluzione che viene pero' rimandata il piu' possibile, per scarsa fiducia nella giustizia e con la prospettiva di ottenere una transazione che salvi almeno parte dell'affitto pattuito, con una rinegoziazione. Il fenomeno risulta ancora piu' diffuso, ma difficilmente quantificabile, estendendo il raggio d'osservazione alla totalita' degli affitti, su cui ovviamente incide in maniera rilevante la quota di locazioni in nero.

A certificare un trend che viene segnalato in continua crescita sono i dati sugli sfratti esecutivi nel 2012, che confermano le indicazioni raccolte. I provvedimenti esecutivi di sfratto, resi noti da Confedilizia sulla base dei dati forniti dal Ministero dell'interno, sono aumentati del 6,18 per cento rispetto al 2011. Sono due le tipologie di sfratti per i quali i provvedimenti sono aumentati: quelli per morosita' relativi ai capoluoghi (+18,82 per cento) e quelli per necessita' del locatore (+60,66 per cento nei capoluoghi e +23,65 per cento negli altri Comuni).

Il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, evidenzia come rappresentino la fotografia di una situazione "preoccupante". Per due ragioni: "per le morosita' in aumento degli inquilini come, d'altra parte, dei condo'mini" e anche per "l'inedito aumento esponenziale e continuo degli sfratti per necessita' del locatore". Un dato, spiega, che "documenta il disagio sociale della categoria e la mancanza di liquidita' e di mezzi in genere per pagare tasse smodate, con conseguente necessita' di liberare gli immobili per venderli''.

Pesante per i proprietari di casa é il carico fiscale che, soprattutto in questa fase, puo' avere un'incidenza ancora maggiore nel caso di rate di affitto non pagate. Il proprietario e' infatti tenuto a dichiarare il canone di 12 mesi anche se non ha percepito l'intero importo. Le regole sulla tassazione dei redditi da fabbricati sono dettate dall'articolo 26 del Tuir secondo il quale "i redditi fondiari concorrono, indipendentemente dalla percezione, a formare il reddito complessivo dei soggetti che possiedono gli immobili". A sbloccare la situazione e' proprio lo sfratto esecutivo. "I redditi derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo, se non percepiti, non concorrono a formare il reddito dal momento della conclusione del procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosita' del conduttore", recita lo stesso articolo del Tuir. In sintesi, vanno pagate comunque tutte le tasse sull'intero importo di affitto previsto dal contratto, anche sulle mensilita' non percepite. E, nel caso in cui si arriva a chiedere lo sfratto per morosita', si ha diritto a recuperare le tasse pagate una volta ottenuto il provvedimento di convalida da parte del giudice.

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