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Giovedì, 28 Marzo 2024

Bossetti e quel 'viaggio' a Chignolo dopo la scomparsa di Yara

Il 9 dicembre 2010 Massimo Bossetti si recò in un’azienda di Chignolo d’Isola per comprare un metro cubo di sabbia. Perché? L'accusa non ha dubbi

Il 9 dicembre 2010, pochi giorni dopo la scomparsa di Yara, Massimo Bossetti si recò in un’azienda di Chignolo d’Isola (la Edil Bonacina) per comprare un metro cubo di sabbia. Perché? Come riferisce il Corriere della Sera l’accusa non ha dubbi: quell’acquisto, registrato in una bolla di trasporto, era solo una scusa per permettere a Bossetti di passare nella zona del campo dove è stata trovata Yara, proprio a Chignolo. 

Interrogato dal pm Letizia Ruggeri, uno dei soci dell'azienda, Giancarlo Bonacina, ha dichiarato che Bossetti era stato sì un cliente saltuario per un certo periodo, ma che non si faceva vedere da tempo. Non solo. Scrive il Corriere

Gli avvocati del carpentiere (...) hanno invece insistito nel chiedere a Bonacina se sapesse di alcuni lavori in corso in quel periodo a Bonate Sopra, paese che si trova a soli 3 chilometri da Chignolo. Bossetti avrebbe effettivamente lavorato in quel cantiere, ma per gli inquirenti in un arco di tempo diverso.

Fonte: Corriere della Sera →
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