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Venerdì, 19 Aprile 2024

"Mi ha negato il vitalizio": Umberto Bossi porta Salvini in tribunale

Tradito, truffato e deluso: dure parole del fondatore del Carroccio contro il suo segretario, che ha deciso di portare in tribunale. Una questione personale?

Sembra una lite tra padre e figlio, o meglio: tra guru e figlio d'arte. Perché quella che diventerà una bagarre legale ha tutto il sapore di una questione personale. I protagonisti sono Umberto Bossi, fondatore della Lega Nord, e il suo attuale segretario Matteo Salvini. La ragione riguarda il vitalizio del Senatur, che si sente tradito, truffato e deluso, visto che il suo erede in segreteria di partito ha deciso di decurtarglielo. Tra i due c'era stato un patto sulla pensione d'oro del fondatore del Carroccio, che ne prevedeva il mantenimento: motivo per cui Bossi porterà Salvini in tribunale.

Bossi percepisce 900mila euro di vitalizio per se stesso e per sostenere le spese del suo staff politico. Ma da quando Matteo Salvini si è insediato alla segreteria l'aria è cambiata: il nuovo leader ha sempre sostenuto di non volere più pagare il Senatur (compresa la parcella milionaria presentata dal suo legale Matteo Brigardi) e di volersi costituire parte lesa (come partito Lega Nord) in tribunale nei processi contro la famiglia Bossi.

Alla fine si è giunti a una sorta di compromesso: una scrittura privata nella quale Bossi accetta 400mila euro annui di vitalizio e convince il suo avvocato a rinunciare alla sua parcella. Salvini rinuncia a non costituirsi parte lesa in tribunale. Ma le cose non sono proprio andate così.

Fonte: TgCom24 →
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