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Giovedì, 25 Aprile 2024

Brasile, nuova carneficina in carcere: 33 morti, alcuni decapitati

La sommossa sarebbe stata provocata dalla gang Primeiro Comando da Capital per vendicarsi della strage avvenuta domenica a Manaus e costata la vita a 56 detenuti

Trentatre detenuti sono morti in una prigione dello stato brasiliano di Roraima. Violenze che arrivano a cinque giorni dalla rivolta che è costata la vita a 56 detenuti nel carcere di Manaus. La sommossa è scoppiata nel Penitenziario agricolo di Monte Cristo, nel nord del Paese, e sarebbe stata provocata dalla gang Primeiro Comando da Capital per vendicarsi della strage di suoi esponenti avvenuta tra domenica e lunedì scorsi nel carcere Anisio Jobim di Manaus.

La situazione nel carcere è di nuovo sotto controllo, ma i dettagli resi noti dalle autorità locali sono raccapriccianti: sembra che alcune vittime siano state decapitate, mentre altri cadaveri sarebbero stati ritrovati con il cuore strappato dal petto o il corpo smembrato. 

All'inizio della settimana più di 100 detenuti sono evasi da un carcere nella zona amazzonica del Brasile in seguito alla senguinosa sommossa nel penitenziario di Anísio Jobim. Le 56 vittime sono state per la maggior parte decapitate, bruciate vive o picchiate con spranghe e bastoni. La rivolta, andata avanti per 17 ore, è stata provocata da uno scontro tra detenuti di due organizzazioni criminali, il gruppo locale Fdn (Familia do Norte) e il Pcc (Primeiro Comando da Capital), con sede a San Paolo.

Fonte: ilfattoquotidiano.it →
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