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Venerdì, 29 Marzo 2024

Anders Breivik si lamenta del "caffè freddo" in carcere

Lo stragista di Utoya scrive alla direzione del carcere lamentandosi per le condizioni "disumane"

In una lettera di 27 pagine indirizzata alla direzione del carcere, Anders Behring Breivik si è lamentato per le condizioni "disumane" della sua detenzione: caffè servito freddo in un thermos, poco burro da spalmare sul pane, censura della corrispondenza. "Dubito fortemente che esista un luogo di detenzione peggiore in Norvegia", denuncia lo stragista di destra, che nel luglio del 2011 ha ucciso 77 persone a Oslo e sull'isola di Utoya, in maggioranza adolescenti, inseguiti e freddati da distanza ravvicinata. Il giornale norvegese Verdens Gang (VG) ha rivelato il contenuto di questa lettera che la direzione del carcere non ha voluto commentare.

Breivik, 33 anni, è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza e sottoposto a un regime di isolamento quasi totale nella prigione di Ila, vicino a Oslo, a seguito della condanna a 21 anni di carcere. La cella in cui è rinchiuso, si lamenta Breivik, non ha alcun tipo di arredo, né panorama; le manette, che gli vengono messe ai polsi per qualsiasi spostamento, "sono vissute come una ferita mentale" e "provocano con la loro frizione delle dolorose abrasioni alla pelle dei polsi".


L'estremista si lamenta tanto delle ripetute perquisizioni dei tre ambienti della sua cella, che delle perquisizioni corporali, che lo costringono a svestirsi completamente; protesta per i controlli sulla sua corrispondenza; sostiene che la cella è fredda e che è costretto ad indossare tre strati di abiti per riscaldarsi; deplora di avere poco tempo per radersi e lavarsi i denti e infine di non avere a disposizione l'interruttore della luce e il telecomando per cambiare i canali della televisione. L'autenticità dei contenuti della lettera è stata confermata dall'avvocato di Breivik, Tord Jordet.

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