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Giovedì, 28 Marzo 2024

Notizie false e bufale "pro 5 Stelle" sul web: indaga la procura

E' una storia complicata, fatta di algoritmi, false notizie, bufale, quella raccontata sulla Stampa da Jacopo Iacoboni, da anni attento osservatore delle logiche e delle dinamiche interne del movimento politico fondato da Beppe Grillo

La procura indaga sull’account chiave della propaganda pro Movimento 5 Stelle sul web. C'è anche una denuncia per diffamazione partita da Palazzo Chigi.

E' una storia complicata, fatta di algoritmi, false notizie, bufale, quella raccontata sulla Stampa da Jacopo Iacoboni, da anni attento osservatore delle logiche e delle dinamiche interne del movimento politico fondato da Beppe Grillo.

Beatrice Di Maio è il nome intorno a cui gira tutta la vicenda: è un profilo social apertamente pro M5S, e per alcuni suoi tweet pesanti è stata denunciata alla Procura di Firenze dal sottosegretario a Palazzo Chigi Luca Lotti. 

Definirla webstar probabilmente è esagerato, dato che ha 13.000 follower, non certo numeri da "big". Ma senz'altro è seguita da tanti attivisti Cinque Stelle.

Spesso da questo account partono accuse (al limite della diffamazione secondo alcuni) contro vari bersagli: Pd, Renzi, Quirinale.

Scrive cose gravissime sulla presidenza della Repubblica: «Per alcuni il silenzio è d’oro... quello di Mattarella è d’oro nero!». E sotto, una foto del Quirinale con il tricolore e la bandiera della Total. Inutile sottolineare l’accostamento ingiurioso, Mattarella non è stato lambito dall’inchiesta lucana. [...] posta una foto della Boschi e, sopra, un tweet «Boschi, lezione alla Oxford University. “The amendment is on the table”. Hashtag: #Total #LaCricca #quartierino». Avvicinando emotivamente il nome Boschi a Total e a quartierino si suggerisce che Boschi sia al centro di un giro di tangenti legate a Total e allo scandalo petrolio: ma anche questo è un falso.  

Il punto centrale dell'articolo di Iacoboni è che Beatrice si muove dentro quella che è configurata "come una struttura". C'è qualcuno nascosto "dietro" a questo account?

C’è una centrale che gestisce materialmente questi account? La Procura si trova ora a indagare anche su questo.

Fonte: La Stampa →
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