Il canone Rai? Lo pagheranno anche i ciechi
Nessuna esenzione per i non vedenti, scrive il Giornale, e tanto meno per i sordomuti: l'imposta è dovuta al possesso di una tv
Il canone Rai? Lo pagheranno anche i ciechi e i sordomuti. Lo scrive il Giornale che oggi pubblica la testimonianza di una signora non vedente di Treviso. Dopo un lungo contenzioso con la Rai, la donna si è vista recapitare un'email dall'Unione Italiana Ciechi. Il contenuto è inequivocabile:
"Cari soci, sono pervenute presso questa segreteria varie richieste di chiarimento sul pagamento del canone Rai. Vi comunichiamo che non è prevista alcuna agevolazione a nostro favore e che quindi il canone va pagato per intero. Cordiali saluti".
Per fugare ogni dubbio un cronista del quotidiano, fingendosi non vedente, ha provato a contattare il numero verde della Rai.
Semplice la domanda: "Nelle mie condizioni ho diritto a non pagare il canone?". Altrettanto semplice la risposta: "No, lei il canone deve pagarlo in quanto possessore di un apparecchio televisivo".
Neppure i sordomuti, dunque, saranno esentati dal canone perché l'imposta è dovuta al possesso di una tv.